“Crepa” nel campo magnetico terrestre scatena tempesta classe G2: “il cielo è esploso” | FOTO

Una grande "crepa" si è aperta nel campo magnetico terrestre, una delle più grandi degli ultimi anni: in corso tempesta geomagnetica G2
MeteoWeb

Ieri, 13 marzo, per circa un’ora, una grande “crepa” si è aperta nel campo magnetico terrestre, una delle più grandi degli ultimi anni: il vento solare si è riversato attraverso questa apertura, aggiungendo la sua energia a quella dell’espulsione di massa coronale (CME) che ha colpito la Terra all’inizio della giornata.
Un’esplosione di aurore ha colorato i cieli ad alta latitudine, e continuerà a farlo anche nelle prossime ore.

tempesta geomagnetica 13 marzo
Credit SWPC NOAA
Credit SWPC NOAA
Credit: SWPC NOAA

Quindi, come previsto, la CME generata dal Sole lo scorso 10 marzo (il risultato di un brillamento solare di classe C2 di lunga durata avvenuto vicino alla macchia solare AR2962) ha colpito il campo magnetico terrestre ieri, 13 marzo.
L’impatto ha innescato una tempesta geomagnetica classe G2 (ovvero moderata, in una scala di 5 livelli). Quando è arrivata la CME, “il cielo è esploso“, ha riferito John Dean, che ha scattato la foto seguente a Nome, in Alaska:

Credit: John Dean

La tempistica dell’impatto della CME è stata sfortunata per molti fotografi di aurore. I cieli di Europa e gran parte del Nord America si sono illuminati a giorno quando è arrivata la nube di particelle.

Le tempeste geomagnetiche potrebbero persistere fino al 14 marzo mentre la Terra attraversa la scia della CME: molti fotografi che hanno perso l’arrivo della CME potrebbero avere una seconda possibilità.

Cos’è il vento solare

I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h.
Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.

Cos’è un brillamento solare (o flare)

I brillamenti solari sono le più violente esplosioni del Sistema solare, e si possono osservare anche su molte altre stelle: sono improvvisi aumenti di luminosità ben visibili nella bande dei raggi X, ma ci può essere emissione un po’ in tutte le bande, dal radio ai gamma. Nella banda X emette radiazione la corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, caratterizzata da tenue plasma a milioni di gradi. Durante i brillamenti, il plasma raggiunge temperature ben al di sopra dei 10 milioni di gradi e una luminosità che può superare quella dell’intera corona.
In ordine crescente di potenza, le classi sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente.
I flare hanno un andamento caratteristico della luminosità: un aumento repentino, seguito da una diminuzione molto più graduale. Non durano molto, da qualche minuto a qualche ora al massimo, e sono localizzati in piccole regioni sulla superficie del Sole.
Essendo canali magnetici chiusi che trattengono il plasma solare, queste regioni sono per lo più a forma di arco. A volte la forza del brillamento è tale da generare eruzioni solari, con nubi di plasma che vengono proiettate nello Spazio. I brillamenti sono più frequenti in periodi di alta attività solare, in presenza di intensi campi magnetici delle macchie. La causa dei flare viene fatta risalire a instabilità magnetiche, che accelerano particelle e liberano energia rapidamente, provocando l’aumento repentino della luminosità, seguito da un raffreddamento più graduale.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.

Il massimo solare del Ciclo Solare 25

Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare, la parte più attiva del suo ciclo di 11 anni. Durante il massimo, il campo magnetico del Sole, che genera le espulsioni di massa coronale e altre condizioni meteorologiche solari, è al suo massimo, provocando tempeste sempre più forti.
Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino a luglio 2025, a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare, secondo la NASA.

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