Energia, il piano di Eni verso le emissioni zero: -35% entro il 2030 e -80% entro il 2040, primo impianto nucleare commerciale a fusione entro 10 anni

Eni ha presentato il piano strategico del gruppo al 2025: nella contestuale riduzione delle emissioni, Eni amplierà l'offerta di soluzioni decarbonizzate per i propri clienti
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Eni accelera nel percorso di riduzione delle emissioni verso l’obiettivo delle zero emissioni nette. Secondo quanto indicato nel piano strategico del gruppo al 2025, per le emissioni scope 1, 2 e 3 è prevista una riduzione del 35% entro il 2030 e dell’80% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018, in aumento rispetto agli obiettivi di -25% e -65% del precedente piano. Per le emissioni scope 1 e 2 il gruppo punta a un taglio del 40% entro il 2025, rispetto ai livelli del 2018, e il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2035, in anticipo di cinque anni rispetto al precedente piano. Le emissioni scope 1 e 2 relative all’upstream sono previste in calo del 65% entro il 2025 rispetto al 2018 in linea con l’obiettivo, confermato, delle zero emissioni nette entro il 2030.

Nel corso del piano, si prevede un Capex (ossia le spese in conto capitale, gli investimenti) medio annuo di circa 7 miliardi di euro, con un Capex 2022 pari a 7,7 miliardi (esclusi i soggetti valutati con il metodo del patrimonio netto). “Circa il 25% del Capex è destinato alla crescita della capacità rinnovabile e della base clienti implementando progetti di economia circolare, costruendo capacità di bioraffinazione incrementale ed espandendo la propria proposta legata alla mobilità sostenibile“, riporta il piano. Mantenendo “una rigorosa disciplina nella gestione del capitale, con un Capex medio annuale di 7 miliardi di euro in linea con il piano precedente”, Eni “proseguirà nella ristrutturazione del proprio portafoglio per focalizzarsi sul reale valore dei propri business e per massimizzare le opportunità di crescita”.

Nella contestuale riduzione, dunque, Eni amplierà l’offerta di soluzioni decarbonizzate per i propri clienti. Plenitude si prevede offrirà elettricità green a tutti i propri clienti power nell’ambito di una crescita della propria base clienti a 15 milioni e svilupperà oltre 15 Gw di capacità rinnovabile entro il 2030. Plenitude è la società di Eni che opera nell’ambito della catena del valore dell’energia verde e che integra rinnovabili, soluzioni di energia per i clienti e un’ampia rete di ricarica per veicoli elettrici secondo un modello definito per creare valore resiliente. Per le attività retail, l’obiettivo è di oltre 11,5 milioni di clienti entro il 2025, da oltre 10 milioni nel 2022. Per i punti di ricarica per veicoli elettrici punta a una espansione della rete di mobilità elettrica fino a oltre 30.000 punti di ricarica entro il 2025. L’EBITDA pro forma di Plenitude viene più che raddoppiato per la fine del piano rispetto al 2021, fino a 1,4 miliardo di euro. Il processo di quotazione di Plenitude sta proseguendo ed è stato compilato il documento di registrazione con l’Autorità di Mercato italiano (Consob).

Inoltre, secondo il piano, la capacità di bioraffinazione crescerà fino a 6 milioni di milioni di tonnellate l’anno nei prossimi dieci anni e l’idrogeno contribuirà al piano per circa 4 milioni di tonnellate l’anno entro il 2050.

Inoltre nei prossimi dieci anni, verrà sviluppato il primo impianto commerciale relativo alla Fusione Magnetica, aprendo potenzialmente la strada a una fonte illimitata di energia pulita e sicura.

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