Lo sviluppo di vaccini sicuri ed efficaci contro la malattia da Covid-19 rimane la pietra angolare del controllo di questa pandemia. Tuttavia, ci sono segnalazioni crescenti di vari tipi di ictus, tra cui ictus ischemico e ictus emorragico, nonché trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) dopo la vaccinazione contro il Covid. Un recente studio ha lo scopo di rivedere le segnalazioni di ictus associati ai vaccini Covid-19 e fornire un quadro clinico coerente di questa condizione.
Un’equipe di ricercatori guidata da Maryam Kakovan ha eseguito una revisione della letteratura con particolare attenzione ai dati di studi recenti. La maggior parte di questi pazienti sono donne di età inferiore ai 60 anni e che avevano ricevuto il vaccino ChAdOx1 nCoV-19 (Astrazeneca). La maggior parte degli studi ha riportato CVST con o senza ictus ischemico o emorragico secondario e alcuni con trombocitopenia trombotica indotta da vaccino (VITT). Il sintomo clinico più comune di CVST osservato dopo la vaccinazione Covid-19 era il mal di testa. Il decorso clinico della CVST dopo la vaccinazione Covid-19 può essere più grave della CVST non associata alla vaccinazione. La gestione della CVST dopo l’inoculazione del vaccino è impegnativa e può differire dal trattamento standard della CVST. L’eparina a basso peso molecolare è comunemente usata nel trattamento della CVST; tuttavia, può peggiorare gli esiti nella CVST associata a VITT. Inoltre, la somministrazione di immunoglobuline per via endovenosa e di glucocorticoidi ad alto dosaggio è stata raccomandata con diverse percentuali di successo.
Secondo i ricercatori, queste osservazioni contraddittorie sono fonte di confusione nel processo decisionale clinico e giustificano ulteriori studi e sviluppo di linee guida cliniche. I medici, concludono gli esperti, dovrebbero essere consapevoli della presentazione clinica, della diagnosi e della gestione dell’ictus associato alla vaccinazione Covid-19.