Si svolgerà come di consueto il 23 marzo, in presenza e in diretta streaming, l’evento italiano per celebrare la Giornata Meteorologica Mondiale 2022.
Il convegno, organizzato da AISAM (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia) e Sapienza Università di Roma, metterà al centro l’importanza delle informazioni idrometeorologiche e climatiche per la riduzione del rischio di catastrofi.
Celebrata il 23 marzo in tutto il mondo il World Meteorological Day (Giornata Meteorologica Mondiale) è una ricorrenza annuale istituita nel 1950 dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization) e dedicata al mondo della meteorologia e ai suoi temi più attuali. Nel 2017 AISAM, insieme a Sapienza Università di Roma, ha ripreso la celebrazione di questa ricorrenza con un evento dedicato: un appuntamento divenuto annuale e atteso da parte della comunità scientifica e di settore ma anche da non addetti ai lavori.
L’appuntamento è quindi per mercoledì 23 marzo, a partire dalle 9.30, presso l’Aula Magna della Sapienza Università di Roma (Piazzale A. Moro, 5 – 00185 Roma) e in diretta streaming sul Canale YouTube Sapienza: https://youtu.be/ngJ51tBMmnM.
Partecipazione gratuita con registrazione obbligatoria entro il 22 marzo compilando il form sul sito web: http://gmm.aisam.eu/index.html
(Per partecipare in presenza è necessario essere in possesso di Green Pass e indossare mascherina FPP2).
Early warning and early action
Il tema scelto dalla World Meteorological Organization per il 2022 è “Allertamento e azione tempestiva. Informazioni idrometeorologiche e climatiche per la riduzione del rischio di catastrofi”.
Che si tratti di prevenire disastri naturali causati da eventi meteorologici estremi, di gestire emergenze improvvise o pianificare politiche ambientali, i dati e le previsioni meteorologiche sono oggi indispensabili: dall’ambiente, ai trasporti, dall’energia, all’agricoltura fino alla sicurezza.
Per poter prendere decisioni adeguate e rapide è importante sapere che tempo farà e su questo dibatteranno gli ospiti dell’evento: rappresentanti del mondo della meteorologia e della climatologia ma anche delle Istituzioni, della protezione civile e della gestione emergenziale.
Tra gli ospiti d’eccezione dell’evento ci saranno, infatti, anche Gabriele Scarascia Mugnozza presidente della Commissione Nazionale dei Grandi Rischi; Fabrizio Curcio capo del Dipartimento della Protezione Civile – DPC, il Gen. Luca Baione rappresentante permanente per l’Italia presso Organizzazione Meteorologica Mondiale – Aeronautica Militare e Giuseppe Sangiovanni direttore di Rai Pubblica Utilità, i quali introdurranno i lavori della giornata sviluppata su quattro interventi per approfondire il tema da diversi punti di vista.
«Il tema della Giornata Meteorologica Mondiale di quest’anno è di stringente attualità e valorizza i sentimenti di sempre maggiore attenzione da parte della comunità internazionale per i cambiamenti climatici – sottolinea il Gen. Baione, rappresentante permanente per l’Italia presso Organizzazione Meteorologica Mondiale-. L’Italia gioca un ruolo di crescente stimolo su questi temi nell’ambito dell’OMM: la celebrazione di questo evento organizzato e curato da un ateneo prestigioso come La Sapienza insieme ad AISAM è la prova tangibile dell’attenzione che il mondo accademico nazionale rivolge alla diffusione delle scienze dell’atmosfera e della meteorologia in tutti gli ambiti della società. L’impegno di coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento è suggellato dal prestigioso patrocinio che il WMO ha voluto concedere alla celebrazione italiana della Giornata Meteorologica Mondiale».
Dalle buone pratiche di protezione civile a come gestire gli eventi meteorologici estremi e il cambiamento climatico
La rilevanza delle previsioni idrometeorologiche e climatiche è il fil rouge che attraversa tutto il programma della giornata: «Abbiamo coinvolto enti istituzionali e di ricerca in un confronto sull’essenzialità del dato – spiega Frank Marzano, professore della Sapienza Università di Roma e membro del comitato organizzatore –. Dagli enti di ricerca scientifica ad Aeronautica Militare e l’Agenzia ItaliaMeteo che producono, analizzano e interpretano i dati meteorologici fino alla loro applicazione pratica nella protezione civile e nella prevenzione. La parola chiave dell’evento è infatti “allertamento” e non allarme; oggi è quanto mai essenziale saper interpretare i dati per poter prevenire conseguenze più catastrofiche degli eventi meteorologici estremi e non solo».
A entrare nel vivo del tema sarà Titti Postiglione, vicecapo Dipartimento della Protezione Civile e coordinatrice del Comitato Nazionale d’indirizzo per la meteorologia e climatologia, con cui si parlerà di prevenzione del rischio e di buone pratiche di Protezione Civile.
Il Col. Adriano Raspanti, capo dell’Ufficio Generale Aviazione Militare e Meteorologia, avrà il compito di illustrare i principali programmi dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale per la difesa e la prevenzione del rischio dai disastri naturali causato da eventi meteorologici estremi.
L’intervento di Erika Coppola, ricercatrice al centro di fisica teorica ICTP di Trieste e tra gli autori dell’ultimo rapporto AR6 WGI dell’IPCC, si focalizzerà invece su uno dei più grandi rischi che sta correndo il nostro Pianeta ovvero il global warming e illustrerà i cambiamenti nel clima europeo e nel bacino del Mediterraneo causati dall’aumentare del riscaldamento globale.
Infine, Carlo Cacciamani, direttore Agenzia ItaliaMeteo, porterà l’attenzione sul ruolo della meteorologia nella riduzione del rischio e in particolare della nuova Agenzia ItaliaMeteo, che si inserisce nel sistema di prevenzione e di azioni di contrasto dei fenomeni pericolosi svolgendo un’azione di coordinamento tra i diversi attori che fanno previsioni meteo (Centri Funzionali, Centrale del Dipartimento della Protezione Civile e settori meteo di alcune Regioni), al fine di giungere a una più omogenea valutazione del rischio nel Paese.
E l’esigenza del fare sistema è sottolineata anche dal Gen. Baione: «La presenza, a questo evento, dei più autorevoli rappresentanti delle Istituzioni impegnate in questo settore testimonia la ferma intenzione di promuovere la conoscenza e il miglioramento delle capacità di prevenzione e mitigazione dei fenomeni causati dai cambiamenti climatici. Questo evento valorizza, altresì, le numerose e diversificate eccellenze nazionali che il “sistema Italia” può mettere in campo anche per promuovere iniziative di formazione e di sviluppo a favore di quei Paesi che maggiormente patiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici, spesso catastrofiche per gli equilibri geopolitici, tanto che le organizzazioni internazionali di difesa e sicurezza studiano con crescente preoccupazione questi fenomeni».
L’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM) ha fortemente voluto mantenere l’appuntamento con la Giornata Meteorologica Mondiale come racconta il presidente Dino Zardi, professore ordinario di fisica dell’atmosfera all’Università di Trento: «Vogliamo tenere viva l’attenzione sull’impegno che la meteorologia dispiega, sia a livello nazionale sia internazionale soprattutto nel campo delle emergenze e nella gestione dei rischi in un momento in cui l’Agenzia ItaliaMeto è in fase di avvio».
Rai Pubblica Utilità sarà media partner della Giornata: l’informazione, anche in forma accessibile, sarà curata da Rai Meteo, Rai Televideo e Rai Accessibilità sui profili social, siti web e pagine di televideo.