Alla luce delle criticita’ riscontrate dopo lo scoppio degli incendi che hanno interessato in questi giorni la provincia di Belluno, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato con proprio decreto lo stato di crisi per i roghi sovrastanti l’abitato di Fortogna e Igne-Soffranco in comune di Longarone (Belluno). A causa del fuoco e’ stata chiusa una stazione ferroviaria (Ponte delle Alpi) e bloccate 3 linee dell’alta tensione, per lo spegnimento in sicurezza.
“Personalmente e con tutte le strutture della Protezione Civile regionale – informa Zaia – stiamo monitorando da giorni la situazione, che riguarda piu’ province del Veneto. Siamo gia’ intervenuti tempestivamente in varie situazioni per assicurare il ritorno alla normalita’. Stiamo inoltre tenendo sotto stretta osservazione la qualita’ dell’aria“.
Intanto proseguono le attività di spegnimento dell’incendio boschivo a Longarone. I Vigili del Fuoco sono al lavoro con una trentina di uomini e 10 automezzi, elicotteri della Regione, squadre di volontari della Protezione Civile. Sono operativi anche due Canadair e l’elicottero Nuvola Rossa VVF. I due incendi si stanno lentamente risolvendo.
Il sindaco Roberto Padrin ha fatto il punto della situazione dal suo profilo Facebook: “a Fortogna, dove ieri sera il fronte delle fiamme risultava vastissimo, la situazione è sotto controllo dopo l’intervento di Canadair ed elicotteri – scrive il primo cittadino -. Ciò non significa che l’incendio sia risolto, vuol dire semplicemente che gli operatori ritengono di aver circoscritto le fiamme, impedendo il loro ulteriore propagarsi a nuove aree. Tuttavia i tempi di spegnimento non sono calcolabili”.
Le previsioni del tempo indicano venti deboli in quota, un elemento favorevole per le operazioni di spegnimento.
I primi dati disponibili sulla qualità dell’aria nelle aree interessate dall’incendio intorno a Longarone evidenziano che i valori delle polveri PM10 hanno registrato un picco di concentrazione in mattinata, sia a Belluno che nella provincia di Treviso. Lo riferisce l’Arpav. A Belluno le misurazioni con strumentazione da campo hanno rilevato alle ore 11:00 un valore istantaneo pari a 480 microgrammi per metro cubo. Alle ore 13:00 il livello era sceso a 120 e alle ore 16:00 era rientrato sotto il limite giornaliero di 50.
L’azienda Ulss 1 Dolomiti ha deciso di far proseguire per l’intero fine settimana la raccomandazione di limitare le attivita’ all’aperto, specie per i bambini, e l’utilizzo della mascherina Ffp2 per chi deve uscire dalle abitazioni.