E’ giallo sul ritrovamento della seconda scatola nera del volo MU5735 della China Eastern Airlines, precipitato lunedì scorso con 132 persone a bordo sulle montagne della regione meridionale cinese del Guangxi: i media cinesi hanno inizialmente annunciato il ritrovamento del registratore di volo (flight data recorder), e poco dopo hanno fatto marcia indietro.
L’altra scatola nera, il registratore vocale della cabina di pilotaggio, è stata trovata mercoledì, vicino a quello che viene considerato il punto di impatto, ed è stata inviata a un laboratorio di Pechino per essere analizzata.
Il ritrovamento del registratore di volo – che contiene informazioni tecniche come la rotta, la velocità, l’altitudine e la posizione del motore prima dello schianto – potrebbe fornire informazioni chiave per comprendere le cause dell’accaduto.
E’ stata l’agenzia Xinhua a riferire che la scatola nera non era stata ritrovata, dopo che poco prima, CAAC News, una pubblicazione gestita dell’ente di regolamentazione dell’aviazione civile, aveva annunciato il ritrovamento.
Nelle ultime ore le squadre di ricerca hanno ampliato l’area setacciata, ma la pioggia e i rischi di frane hanno rallentato le operazioni.
Nel frattempo, si è scoperto che almeno un pezzo del Boeing sembra essersi staccato molto prima dell’impatto: il rottame è stato trovato a circa 10 km dall’area principale del rinvenimento del relitto, hanno spiegato i funzionari cinesi. Se gli inquirenti confermassero che la parte proveniva davvero dall’aereo, ciò significherebbe che il velivolo ha subito una rottura a mezz’aria, un incidente che offrirebbe nuovi indizi su ciò che ha causato lo schianto.