Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato di aggiungere alle informazioni del vaccino anti covid Johnson&Johnson come “possibile effetto collaterale di frequenza sconosciuta”, la vasculite dei piccoli vasi con manifestazioni cutanee.
Si tratta di un’infiammazione dei vasi sanguigni della pelle – spiega l’ente regolatorio Ue – che può provocare un’eruzione cutanea con puntini rossi o macchie, segni puntiformi sotto la superficie della pelle e lividi. Può essere causata da infezioni virali o batteriche, nonché da medicinali e vaccini. Generalmente le manifestazioni si risolvono spontaneamente nel tempo, con un’adeguata terapia di supporto.
Il Prac – riferisce l’Ema – ha esaminato in tutto 21 casi segnalati a livello globale nell’ambito dell’ultimo rapporto sintetico sulla sicurezza, inclusi 10 episodi coerenti con la definizione stabilita di vasculite cutanea a singolo organo (vasculite che colpisce un solo organo).
Per la maggior parte di questi 10 casi non è stata identificata un’altra spiegazione ovvia, e 8 di questi episodi si sono verificati subito dopo la somministrazione del vaccino. Al 31 dicembre 2021, nel mondo erano state somministrate circa 42,5 milioni di dosi di vaccino J&J.