“Il gelo e la neve al centro sud si sono abbattuti sulle piante fiorite mettendo a rischio i futuri raccolti in un inverno pazzo che ha sconvolto la natura ed i cicli stagionali delle produzioni“: è l’allarme lanciato dalla Coldiretti, in occasione dell’irruzione di aria gelida con la caduta abbondante di neve al centro sud, in un inverno caldo che è stato uno dei più asciutti mai registrati. “Nelle campagne il caldo anomalo – sottolinea la Coldiretti – ha provocato il ”risveglio” anticipato della natura con le margherite e le primule sbocciate nei campi e mandorli, albicocchi e pesche pronti alla fioritura e quindi particolarmente sensibili all’arrivo del maltempo che rischia di compromettere i prossimi raccolti mentre le mimose coperte dalla neve al sud non potranno essere donate per la festa delle donne l’8 marzo. L’arrivo del grande freddo – continua la Coldiretti – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – conclude la Coldiretti – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta energetica“.