“Ieri, 20 marzo, sotto il profilo astronomico siamo entrati in primavera (in meteorologia, per convenzione, questa entra il 1° marzo), ossia si è registrato l’Equinozio, giorno in cui il sole sorge esattamente da Est e tramonta precisamente a Ovest. Ciò accade 2 volte all’anno, sia adesso che durante l’Equinozio autunnale. Ciò detto, vediamo come si sono susseguiti questi 20 giorni di marzo. L’analisi preliminare, sotto il profilo termico (ma anche per quanto riguarda le precipitazioni) è, a dir poco, fortemente anomala. La media della temperatura giornaliera si è attestata sul valore di 7,61°C. Un valore per ora, bassissimo. Nei confronti della media trentennale 1990/2021 (10,38°C), le 2 decadi di marzo accusano infatti uno scarto negativo di ben –2,77°C, un valore al limite dei 3 sigma (valori eccezionali)”, sottolinea il Colonnello Paolo Ernani, meteorologo.
“Tuttavia riteniamo che tale differenza di scarti tra le 2 variabili, dovrà assolutamente ridursi con il prosieguo dei prossimi 11 giorni. La temperatura deve per forza salire, attenuare questa forte differenza tra di loro. Diversamente marzo 2022 rischierebbe di entrare ai primi posti nella graduatoria dei più freddi. Nell’analisi termiche per i prossimi giorni (le mappe meteo a lunga scadenza vanno tuttavia prese con molta prudenza per l’attendibilità a volte molto precaria) viene confermato un periodo dominato da una circolazione fredda da nord-est (temperature ancora basse), in graduale attenuazione e sostituita dall’arrivo di un campo di alta pressione (temperature in deciso aumento, con banchi di nebbia in val Padana). Vedremo quale sarà il risultato termico tra queste 2 configurazioni meteo. Se si annulleranno o prevarrà l’una sull’altra. A fine mese lo sapremo”, conclude il Colonnello Ernani.