La località più fredda del pianeta ha sperimentato un’eccezionale ondata di caldo questa settimana. Le temperature sulla calotta glaciale dell’Antartide orientale, infatti, hanno registrato valori molto elevati, che hanno mandato in frantumi molti record.
“Questo evento è completamente senza precedenti e ha ribaltato le nostre aspettative sul sistema climatico antartico“, ha affermato Jonathan Wille, ricercatore che studia meteorologia polare presso l’Université Grenoble Alpes in Francia, secondo quanto riporta il Washington Post. Parti dell’Antartide orientale hanno visto temperature fino a 40°C sopra la norma per oltre tre giorni, ha detto Wille, che ha paragonato l’evento all’ondata di caldo che a giugno 2021 ha colpito il Pacifico nord-occidentale.
Ciò che è considerato “caldo” nella fredda Antartide è, ovviamente, relativo. Invece di temperature di -45/-50°C, sono stati registrati valori di -18/-12°C, che rappresentano un’enorme ondata di caldo per gli standard antartici. La temperatura massima media a Vostok, al centro della calotta glaciale orientale, è di circa -53°C a marzo. Ma venerdì 18 marzo, è balzata a -17,7°C, la più alta a marzo da quando sono iniziate le registrazioni 65 anni fa. Il valore raggiunto il 18 marzo ha battuto il record mensile precedente di ben 15°C. “In circa 65 anni di registrazioni a Vostok, tra marzo e ottobre, non si sono mai osservati valori superiori a -30°C”, afferma il ricercatore Stefano Di Battista, che ha pubblicato studi sulle temperature antartiche, citato dal Washington Post. Vostok, un osservatorio meteorologico russo, si trova a circa 1.300km dal Polo Sud e si trova a meno di 3.500 metri sul livello del mare. È famoso per la temperatura più bassa mai osservata sulla Terra: -89,2°C, registrati il 21 luglio 1983.
Temperature di almeno 32°C sopra la norma si sono diffuse su vaste porzioni dell’Antartide orientale, dalla costa di Adélie attraverso gran parte dell’interno della calotta glaciale orientale. La stazione di ricerca Concordia dell’Antartide orientale, gestita da Francia e Italia, a circa 560km da Vostok, ha raggiunto -12,2°C, la temperatura più alta mai registrata per qualsiasi mese dell’anno. Le temperature massime medie a marzo sono intorno a -48,7°C.
In una stazione meteorologica vicina, la temperatura ha raggiunto -10,2°C, di circa 37°C sopra la media, secondo Linda Keller e Matt Lazzara, ricercatori antartici dell’Università del Wisconsin, citati dal Washington Post. Keller e Lazzara hanno affermato che una temperatura così elevata è particolarmente degna di nota poiché marzo segna l’inizio dell’autunno in Antartide e in questo periodo dell’anno, si perdono circa 25 minuti di luce solare ogni giorno.
Questa ondata di caldo di fine estate è causata dai venti settentrionali che scorrono tra una depressione e un sistema di alta pressione, che consentono all’aria calda di viaggiare attraverso l’Oceano Antartico e raggiungere l’Antartide. Questa circostanza anomala ha spinto venti miti dall’Australia verso l’Antartide e l’afflusso caldo ha raggiunto anche la parte più interna del continente antartico. Questa massa d’aria calda ha portato un gran caldo anche in parte dell’Australia sud-orientale. Giovedì 17 marzo, la città di Hobart è salita di quasi 10°C sopra la media, raggiungendo una massimo di +29,2°C, mentre alcune parti dello stato hanno avuto il giorno di marzo più caldo degli ultimi anni.
Wille ha detto che le condizioni calde sull’Antartide sono state spinte da un fiume atmosferico estremo sulla sua costa orientale, ossia uno stretto corridoio di vapore acqueo nel cielo. Secondo i modelli, il fiume atmosferico ha colpito martedì 15 marzo tra le stazioni di Dumont d’Urville e Casey e ha fatto cadere un’intensa quantità di precipitazioni, causando un significativo evento di fusione nell’area. L’umidità si è diffusa poi all’interno del continente. Tuttavia, un forte sistema di alta pressione si è spostato nell’Antartide orientale, impedendo all’umidità di fuoriuscire. La cupola di calore era eccezionalmente intensa. L’eccessiva umidità del fiume atmosferico è stata in grado di trattenere grandi quantità di calore, mentre le nubi ricche di liquidi hanno irradiato il calore fino alla superficie. Wille ha spiegato che l’aria calda viene spesso trasportata nell’interno dell’Antartide in questo modo, ma non in questa misura o intensità. “Questo è qualcosa che non abbiamo visto prima. Questa umidità è il motivo per cui le temperature sono diventate così alte”, ha spiegato.
Secondo i modelli, le temperature eccezionalmente elevate hanno causato una certa fusione nella regione, il che è insolito poiché questa parte dell’Antartide non subisce spesso molta fusione. Tuttavia, questo evento di fusione non influirà sulla stabilità dei ghiacciai in quella zona.
Wille ha affermato che al momento è difficile attribuire questo evento al cambiamento climatico, ma pensa che l’aumento delle temperature abbia favorito le condizioni ottimali per un tale evento. Wille e colleghi stanno studiando come il cambiamento climatico influenzerà i modelli di circolazione intorno all’Antartide e se i fiumi atmosferici diventeranno più comuni o più intensi. “Crediamo che diventeranno più intensi perché è solo semplice fisica … ma i dettagli, stiamo ancora cercando di capirli. Sarebbe molto difficile dire che non c’è un’impronta del cambiamento climatico su un evento come questo”, ha detto.
Keller e Lazzara hanno suggerito che sono necessari ulteriori studi sulla connessione al cambiamento climatico. “Non possiamo dire se questa sarà una nuova tendenza o è solo una stranezza che si verifica occasionalmente nel continente più affascinante“, sostengono.
È noto che le temperature varino notevolmente in Antartide e sono comuni enormi oscillazioni. In contrasto con questo caldo estremo nell’Antartide orientale, per esempio, lo scorso anno il Polo Sud ha osservato il suo periodo da aprile a settembre più freddo mai registrato, con una temperatura media di -61°C. Poco dopo quella storica ondata di freddo, invece, l’estensione del ghiaccio marino che circonda il continente si è ridotta al minimo il mese scorso.