Come da nostre previsioni meteo di circa 15 giorni fa “l’inverno potrebbe cambiare passo con l’avvento di marzo” questa stagione avrebbe ancora da dire e anche parecchio. Dopo una anomala fase dal sapore primaverile che ha riguardato buona parte di febbraio, la circolazione si è disposta, oramai da 4/5 giorni, dai quadranti settentrionali e orientali con già l’azione di almeno due nuclei freddi importanti che hanno portato condizioni invernali serie sulle regioni centro-meridionali. Ma la fase fredda non è affatto alle spalle. L’anticiclone, spodestato quasi con forza dalla sede mediterranea sul finire di febbraio, ha trovato una collocazione verosimilmente più agiata su Ovest Europa, anche con propaggine verso i settori centro-settentrionali europei e non sembrerebbe avere intenzione, perlomeno nei prossimi 6/7 giorni, di riconquistare il Mediterraneo centrale.
Anzi, la sua propaggine più settentrionale che andrebbe a incidere fino alla Scandinavia, finirebbe con il veicolare a più riprese altri nuclei freddi provenienti dai settori artici scandinavo-russi, proprio in direzione del Mediterraneo centrale e dell’Italia. Insomma, si profila una reiterazione di correnti fredde settentrionali verso la nostra penisola che, come già largamente anticipato nelle nostre previsioni meteo sul medio lungo periodo, potrebbe durare per tutta la prima decade di marzo. Intanto, a stretto giro, un ennesimo nucleo freddo è atteso già tra circa 48 ore, ossia da venerdì e poi per il corso del prossimo fine settimana. La configurazione barica che prenderebbe piede, sarebbe del tipo rappresentato nell’immagine in evidenza, con alta di blocco a Ovest e a Nord e incursione di una saccatura fredda proveniente dalla Russia verso le nostre regioni. Il tempo sarebbe destinato a peggiorare nuovamente con connotazione invernale e con arrivo di nuove piogge, rovesci e nevicate fino a bassa quota, a partire da venerdì, poi verso la notte su sabato e ancora strascichi nel corso di sabato e anche di domenica sul medio-basso Adriatico e al Sud. Le aree più interessate dovrebbero essere quelle rappresentate nell’immagine interna e circoscritte in colori a scala di giallo-arancio, quindi essenzialmente le regioni centro-meridionali, temporaneamente il Nord Appennino e l’ Emilia-Romagna, di più le aree del medio basso Adriatico, le meridionali peninsulari e il Nord della Sicilia, meno le aree del medio Tirreno. Su questi settori sarebbero previsti piogge e rovesci di nuovo diffusi, nonché nevicate fino a bassa quota o in collina lungo tutto il Centro Sud Appennino, più intense tra Molise, aree interne campane, aree interne centro settentrionali della Puglia e sulla Lucania; nuovi possibili fiocchi anche sui rilievi settentrionali della Sicilia. Qualche nevicata fino a bassa quota potrebbe riguardare anche gli estremi settori occidentali del Piemonte, localmente quelli alpini e pre-alpini centro-orientali, ma qui i fenomeni sarebbero più fugaci. Ancora una volta fuori dal contesto instabile il resto delle regioni settentrionali. Naturalmente le temperature tornerebbero a calare in maniera sensibile un po’ su tutto il paese. Maggiori dettagli su questa ennesima incursione di aria fredda verso l’Italia, nei nostri quotidiani aggiornamenti.