La crisi idrica del Po prosegue: lo ha segnalato ai microfoni di “Radio Anch’io” il segretario generale dell’Autorità distrettuale del Po Meuccio Berselli.
Nel bacino del Grande fiume, ha spiegato Berselli, “non piove da 108 giorni e mancano le riserve d’acqua date dalla neve: in Appennino non ce n’è più e nelle Alpi siamo a -70%. Questo determina una siccità che è partita dal Piemonte e sta scendendo a valle prosciugando il Po“.
Le previsioni meteo, inoltre, non indicano nuove precipitazioni prima del 15 aprile, “in un momento delicato perché dall’1 aprile inizia la distribuzione dell’acqua per le colture agricole,” ha ricordato Berselli.
Urge quindi una strategia di contrasto ai cambiamenti climatici che per il segretario generale dell’Autorità distrettuale del Po passa per colture più resistenti alla siccità (“abbiamo avuto cinque crisi idriche negli ultimi 20 anni“), micro invasi e regolazione del prelievo d’acqua dai laghi. I provvedimenti, ha concluso Berselli, “vanno attuati ora perché non c’è più tempo“.
Come reso noto nei giorni scorsi dall’Autorità di bacino, il Po è in secca come non accadeva dal 1972: a Pontelagoscuro, non lontano dal delta, il livello è di 6 metri sotto lo zero idrometrico e a Parma e Piacenza la portata è quasi un rivolo.