Ha un sapore agrodolce molto gustoso, ed è un prezioso alleato della nostra salute: è un frutto antiossidante e antinfiammatorio, in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo e alzare quello buono, è un alleato contro la glicemia alta, i tumori e le malattie cardiovascolari.
Le amarene sono un toccasana per il nostro organismo: sebbene la loro stagione sia l’estate, si possono trovare tutto l’anno sotto forma di succo, conservate sciroppate, candite, sotto spirito, in confetture o sciroppi.
Cosa sono le amarene
Le amarene sono i frutti del Prunus cerasus, appartenente alla famiglia delle Rosacee.
Originario dell’Asia Minore, nella zona compresa tra il Mar Nero e il Mar Caspio, produci frutti dal sapore agrodolce ma comunque molto gustosi, che rappresentano un vero e proprio toccasana per la nostra salute.
Quali sono le proprietà delle amarene
Costituite per l’86% da acqua, le amarene sono diuretiche, depurative per l’intero organismo, antiossidanti, proteggono polmoni, colon, seno e fegato. Le amarene sono alleate del sistema respiratorio, specie nei casi di asma, e prevengono la gotta.
Il frutto contiene quercetina, un flavonoide che, non solo contrasta l’attività dei radicali liberi, ma abbassa anche i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. La quercetina aumenta inoltre la concentrazione di colesterolo HDL, il colesterolo buono.
Le amarene riducono i dolori muscolari, attenuano i crampi, le fermentazioni intestinali, ma anche artrite, calcoli e disturbi renali. I frutti migliorano ansia e umore, conciliano il sonno, contrastano la cellulite, il ristagno dei liquidi a livello tissutale, hanno proprietà lassative, contrastando la stipsi.
Le amarene, inoltre, sono un toccasana per la pelle, stimolando la produzione di collagene a livello del derma e rafforzano il sistema immunitario.
Amarene, benefici e controindicazioni: il parere degli esperti
Secondo gli esperti dell’Humanitas Research Hospital, ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario,
“studi scientifici hanno identificato anche all’interno delle amarene composti che potrebbero giustificare un’azione di tipo antiossidante e antinfiammatoria; secondo uno studio della Michigan State University (East Lansing, Stati Uniti) alcuni di questi composti antinfiammatori sarebbero 10 volte più attivi rispetto all’aspirina, rispetto alla quale presenterebbero anche il vantaggio di non indurre effetti collaterali indesiderati. Le antocianine svolgerebbero invece un’azione antiossidante che potrebbe aiutare a inibire la crescita dei tumori, contrastare le malattie cardiovascolari e, forse, ritardare i processi di invecchiamento.
Al momento non sembrano esistere controindicazioni al consumo delle amarene che, fatto salvo un caso di contaminazione da parte di una micotossina (la patulina), sembrano sicure anche sotto il profilo tossicologico”.
“Al momento non ci sono prove certe della possibile interazione dell’assunzione di amarene con quella di farmaci o di altre molecole, anzi, il succo di amarena, sotto forma di sciroppo, viene utilizzato per mascherare il sapore poco gradevole di alcuni medicinali”.
Inoltre, gli esperti Humanitas ricordano che
“con 100 grammi di amarene si assumono 84,2 g di acqua e solo 42 Calorie, il 92% delle quali sotto forma di carboidrati (10,2 g di zuccheri solubili e 1,1 g di fibra alimentare). Il restante 8% corrisponde a proteine, mentre i lipidi sono virtualmente assenti.
Fra i micronutrienti, la vitamina più importante è la C: in 100 grammi di amarene ne sono infatti presenti 7 mg, a fronte di un contenuto di niacina (vitamina B3 o PP), riboflavina (vitamina B2), tiamina (vitamina B1) e vitamina A (retinolo equivalente) pari rispettivamente a 0,4 g, 0,05 g, 0,03 g e 24 µg. In particolare, il contenuto di vitamina A può arrivare ad essere quasi 10 volte superiore a quello tipico delle ciliegie. Il minerale più abbondante è invece il potassio (114 mg in 100 g di frutto), seguito dal fosforo (17 mg), dal calcio (15 mg), dal sodio (2 mg) e dal ferro (0,4 mg). Infine, nelle amarene sono presenti derivati cumarinici, un glicoside tipico (il 2,3-dihydro-wogonin-7-mono-beta-D-glucoside), flavonoidi e numerose molecole dall’attività antiossidante, tra cui spiccano il kempferolo e la quercetina. Fra le ultime molecole identificate nel frutto è incluso il cyanidin-3-glycoside, molecola che sembra essere associata al miglioramento dell’iperglicemia e della sensibilità all’insulina.
All’interno del succo di amarene sono state invece identificate le seguenti molecole: acido citrico, amigdalina, acido malico, tannini, glucosio, saccarosio, quercetina e antocianine“.
Come consumare le amarene
Come consumare le amarene? Fresche, in macedonie, o in marmellate, sciroppi, liquori. Con i noccioli si preparata il famoso Maraschino.
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