Allerta Meteo, weekend di maltempo invernale: temporali e nevicate estese fino a bassa quota. I dettagli
Allerta Meteo: prossime 24 ore all'insegna di piogge, temporali, mareggiate e nevicate estese fino a bassa quota. Attesi fino a 20/30 cm. Le ultimissime con le aree più interessate
Il vortice freddo proveniente dal Mare del Nord, settori scandinavi, sta irrompendo proprio in queste ore serali dalla Francia verso il Mediterraneo nordoccidentale. Il nucleo in quota attualmente è collocato sulla Provenza, ma già l’aria fredda ha raggiunto la Sardegna, la Toscana, diffusamente la Liguria, il Nordovest, ma di più i settori alpini occidentali. Entro la mattinata di domani, correnti di aria moderatamente fredda avranno raggiunto un po’ tutte le regioni centro-settentrionali, soprattutto tirreniche, appenniniche, diffusamente le aree centro-occidentali del Nord e i settori alpini.
Non sarà aria freddissima, tuttavia sufficiente per portare nevicate diffuse fino a quote collinari, localmente anche basse, intorno ai 300/400 m. L’apporto freddo, infatti, non sarà soltanto alle quote medio-basse dell’atmosfera, ma anche a quelle medio-alte, con circa -34 /-35° intorno ai 5300 m. Questa componente fredda in quota, comporterà precipitazioni in prevalenza in forma di rovescio o spesso anche di temporale. Le aree più esposte saranno la Sardegna, tutte le regioni tirreniche, dalla Liguria alla Calabria, ma di più quelle centro-meridionali tra Umbria, Lazio, Campania e la Calabria stessa, specie tirrenica; precipitazioni diffuse anche su tutti i settori alpini e prealpini e al Nordest, meno sull’Emilia-Romagna centro-settentrionali e sulla Pianura Padana in genere.
L’aria fredda, interesserà maggiormente i settori tirrenici e occidentali meno quelli adriatici, soprattutto dell’alto Adriatico. In riferimento alle nevicate, espresse nella mappa interna, esse riguarderanno diffusamente le aree appenniniche centro-meridionali, specie dei versanti tirrenici, diffusamente i settori alpini e prealpini, anche le aree interne della Sardegna con accumuli variabili da qualche centimetro sulla media-bassa collina, fino a 15/20 o anche 30 cm localmente sopra i 6/700 m, in particolare sulle aree colorate in lilla. Gli accumuli più intensi sono attesi sulle aree interne laziali, soprattutto dell’Aretino, del Frusinate, ma anche dell’interno romano, su quelle interne abruzzesi, sull’area Matese, tra Molise e Campania, poi sui settori interni della Campania centro-meridionale, tra Avellinese e Salernitano, ancora sulla Lucania occidentale, sulla Sila e sul Gennargentu, in Sardegna. Attenzione, infine, ai venti, spesso forti su tutti i bacini tirrenici e su quelli intorno alla Sardegna, mediamente dai quadranti sudoccidentali, occidentali o nord-occidentali, moderati o forti sul resto dei bacini centro-meridionali.
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