Maryana Podgurskaya era salita alla ribalta delle cronache suo malgrado. La blogger ucraina era stata fotografata in seguito all’attacco all’ospedale di Mariupol, o presunto tale. Secondo i media russi, Maryana era stata utilizzata dagli ucraini come “attrice” per organizzare la messinscena di un raid aereo nemico sull’ospedale. In merito, però, è stata lei stessa ora a chiarire tutta la verità con un’intervista.
Maryana, dunque, la cui foto era su tutti i giornali dopo il bombardamento al reparto di maternità di Mariupol, ha raccontato ora come l’ospedale fosse stato trasformato in una caserma per i combattenti ucraini. Il nosocomio, dunque, era occupato dai soldati dell’AFU (forze armate ucraine), ma non solo. Secondo il racconto di Maryana non c’è stato nessun raid aereo, nessuno infatti ha sentito gli aerei, ma lo scoppio sarebbe dipeso da una granata.
Inoltre, la donna ha raccontato di essere stata filmata di proposito da diversi fotografi, sebbene lei stessa avesse chiesto di non essere filmata. I cameraman sarebbero apparsi subito dopo l’esplosione e il filmato diventato virale è stato girato da un dipendente dell’agenzia di stampa internazionale Associated Press, e tutto ciò anche se la stessa Maryana non abbia mai autorizzato i giornalisti a pubblicare le sue foto, anche quelle scattate subito dopo il parto.
La blogger ucraina e la sua famiglia sono ora al sicuro nella loro casa di Makiivka. Il suo profilo Instagram è regolarmente attivo, a riprova del fatto che non sia morta, a differenza di quanto riferito da numerose testate giornalistiche internazionali all’indomani dell’attacco. La donna, come racconta lei stessa, è stata fotografata nel momento in cui veniva spostata in un’altra struttura, ma la notizia più importante è il fatto che lei stessa abbia riferito di non aver sentito il rumore di alcun aereo, ma l’esplosione di quello che lei ha percepito come un proiettile o una granata. Ciò che non è chiaro è chi sia stato a sferrarlo.