Siccità e aumento dei costi di produzione mettono a rischio le semine di riso in Italia, dove si ottiene circa la metà del raccolto europeo. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione dell’avvio delle semine che potrebbero essere tagliate di oltre 3000 ettari a livello nazionale. La Lombardia, nota la Coldiretti regionale, concentra da sola oltre il 40% di tutte le risaie made in Italy, con Pavia prima provincia risicola europea e altre zone vocate che si trovano nel Milanese, nel Lodigiano e nel Mantovano.
Gli agricoltori, evidenzia l’associazione, si trovano a fare i conti con il 57% in meno delle riserve idriche accumulate nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sotto forma di neve rispetto alla media del periodo 2006-2020. Per la siccità con i livelli di falda eccezionalmente bassi c’è il rischio di riduzioni estive della risorsa idrica superiori al 30% con i livelli del Po scesi a -3,38 metri al ponte della Becca (Pavia) più bassi che in piena estate e i grandi laghi semi vuoti con il Maggiore che è ad appena il 28% del suo riempimento e il Como a meno del 6%.
“Per cercare di contrastare l’aumento dei costi di produzione bisogna lavorare fin da subito sugli accordi di filiera che sono uno strumento indispensabile per la valorizzazione delle produzioni nazionali e per un’equa distribuzione del valore lungo la catena di produzione“, ha detto il vice presidente della Coldiretti Lombardia, Paolo Carra.