Di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA) – Le moderne tecnologie antisismiche (di isolamento sismico, di dissipazione dell’energia, ecc.) trovano ormai vaste applicazioni, oltre che in Italia, non solo in Giappone, in Cina e negli USA, come ho riportato in miei recenti articoli pubblicati da Meteoweb (Un esempio da seguire: la prevenzione sismica in Giappone, grazie alle moderne tecnologie antisismiche, Prevenzione sismica grazie alle moderne tecnologie: d’esempio è ora anche la Cina | FOTO, Prevenzione del rischio sismico: vasta applicazione delle moderne tecnologie anche negli USA | FOTO), ma anche in decine di altri Paesi. In un numero significativo di questi, a riprova della riconosciuta validità delle nostre tecnologie nel settore, i dispositivi antisismici sono di produzione italiana. Inoltre, alcune applicazioni dei sistemi antisismici sono di progettazione italiana.
Fra le suddette realizzazioni all’estero con dispositivi antisismici di produzione italiana, sono da citare alcune delle prime, che riguardano:
- il Golden Ears Bridge nella British Columbia (Canada), protetto da isolatori a pendolo scorrevole (Curved Surface Slider o CSS) nel 2007 (Figg. 1 e 2);
- i viadotti d’accesso del Seo-Hae Granel Bridge a Chungcheongnam-do, nel South Chungcheong, Corea del Sud (lunghi 5.820 m e sorretti da pile alte da 12 a 60 m), adeguati negli anni 2000÷2001 con 54 dissipatori viscosi (Viscous Damper o VD, Figg. 3 ed 4);
- il Sea Plaza Hotel di Sochi, nella Federazione Russa (Fig. 5), un edificio in cemento armato (c.a.) realizzato prima dei XXII Giochi Olimpici Invernali del 2014, il cui progetto prevedeva 27 piani (oltre a 2 interrati), un’altezza di circa 93 m, un’area di 40.000 m2 e l’utilizzazione di 102 isolatori elastomerici ad alto smorzamento (High Damping Rubber Bearing o HDRB);
- alcuni edifici, ponti e viadotti in Grecia, protetti da isolatori o dissipatori;
- il Municipio di Medan (Giava Meridionale, Indonesia), isolato già nel 1994 con dispositivi HDRB (Figg. 6 e 7);
- un hotel adeguato sismicamente in Iran, dove fu pure progettato l’adeguamento, con l’isolamento sismico, dell’Iran Bastan Museum di Teheran, nell’ambito di una collaborazione con l’Italia (Fig. 8).
- l’Ospedale e Residenza per anziani “La Luz” di Lisbona (Portogallo), costruito nel 2006 su 315 HDRB prodotti dalla Società FIP Industriale di Selvazzano Dentro, Padova (Figg. 9 e 10);
- alcuni ponti e viadotti pure situati in Portogallo;
- 26 viadotti della ferrovia Tuy Medio di Caracas, in Venezuela (217 campate, 7.775 m di lunghezza complessiva), costruiti negli anni 1999÷2003 (Figg. 11 e 12).
Infine, quanto ai progetti di edifici isolati sismicamente dovuti ad esperti italiani, sono da citare i due del Centro Commerciale Shacolas Park di Nicosia (Cipro), con struttura in c.a. ed acciaio, progettati nel 2006 dall’Ing. Gian Carlo Giuliani di Milano su 164 HDRB (Fig. 13).
La validità dei dispositivi antisismici prodotti in Italia, dunque, è riconosciuta anche all’estero, così come è lì apprezzata la nostra esperienza progettuale per l’applicazione dei suddetti dispositivi: perché, dunque, non applichiamo tali sistemi, in Italia, in modo ben più esteso di quanto sino ad ora abbiamo fatto? Ciò è indispensabile per attuare corrette politiche di prevenzione sismica (https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-che-si-inizino-finalmente-ad-attuare-serie-politiche-di-prevenzione-dai-rischi-naturali?fbclid=IwAR0m30rMPGxfvFofIPZRyxzmxuhvXex_wpfce7xKTNyq-o6cCzHguK3q1sE).