È in corso la prima eclissi solare dell’anno. Allo spettacolo, in cui fino al 64% del Sole (la percentuale varia a seconda della posizione di osservazione) “scomparirà” temporaneamente, sta assistendo parte del Sud America, così come una stretta fascia dell’Antartide e gli oceani Pacifico e Atlantico. Secondo la NASA, almeno una parte dell’eclissi è visibile “in Cile, Argentina, gran parte dell’Uruguay, Paraguay occidentale, Bolivia sudoccidentale, Perù sudorientale e in una piccola area del Brasile sudoccidentale“, meteo permettendo.
Il fenomeno è iniziato a partire dalle 18:45 UTC (20:45 ora italiana), con massimo alle 20:41 UTC (22:41 ora italiana) e conclusione alle 22:37 UTC (00:37 ora italiana).
Le eclissi solari si verificano quando la Luna nuova passa davanti al disco del Sole, dalla prospettiva della Terra. Le eclissi solari parziali si verificano quando il satellite blocca solo una parte del disco solare. Durante un’eclissi solare parziale sembra che la Luna abbia “morso” il Sole. Si può immaginare molto chiaramente se si pensa alla geometria del Sistema Solare: dato che la Luna è più vicina alla Terra del Sole, può passare davanti a noi. La dimensione del “morso” dipende dalla posizione. In questo caso, la magnitudine maggiore è approssimativamente sulla punta del Sud America e dell’oceano circostante, quindi la maggior parte degli abitanti della terraferma vede un “morso” piuttosto piccolo
Un’eclissi solare totale, invece, si verifica per una fortunata coincidenza: il diametro del Sole è 400 volte maggiore di quello della Luna, ma il satellite orbita 400 volte più vicino alla Terra di quanto questa orbiti attorno al Sole. Ogni 18 mesi circa, i percorsi coincidono in modo tale da consentire un’eclissi solare totale.
La prossima volta che potremo ammirare un’eclissi solare (di nuovo parziale, non sono previste eclissi totali nel 2022) sarà il 25 ottobre: questa volta sarà visibile dall’Europa, dal nord-est dell’Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia occidentale. Poi, l’eclissi solare del 20 aprile 2023 sarà “ibrida”, cioè mostrerà le caratteristiche sia di un’eclissi solare totale che di un “anello di fuoco” o eclissi solare anulare.