La guerra in Ucraina ha portato l’Europa a dover rivedere i suoi piani di approvvigionamento di gas. Dopo aver siglato un accordo con l’Algeria per l’aumento delle forniture all’Italia, nei giorni scorsi è stata siglata una dichiarazione di intenti con l’Angola, che include anche l’incremento delle forniture al nostro Paese.
“Stiamo con grande anticipo mettendo in atto una strategia di diversificazione delle forniture di gas per sostituire i 29 miliardi di metri cubi che ogni anno importiamo dalla Russia. In Angola e in Congo in questi ultimi giorni abbiamo firmato accordi per forniture che a regime arriveranno a oltre 5 miliardi e mezzo di forniture di gas liquido“, ha detto il Ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani al Tg1.
“Stiamo spostando il baricentro delle forniture in Africa grazie alla collaborazione con l’Eni e ai nostri rigassificatori, anche quelli nuovi in arrivo, anche grazie alla rete di gasdotti. È chiaro che si pone per il futuro una opportunità non solo per l’Africa ma anche per l’Italia che diventa un hub energetico del Mediterraneo in una posizione molto importante e rafforza la partnership con l’Africa perché i contratti che abbiamo siglato non riguardano solo il gas ma anche le rinnovabili, i carburanti verdi e la formazione dei giovani. È una opportunità energetica ma anche geopolitica molto importante per il nostro Paese e per l’Africa”, ha aggiunto Cingolani.