Un’espulsione di massa coronale (CME) si sta dirigendo verso la Terra, prodotta dall’inaspettata eruzione della macchia solare “morta” AR2987. I previsori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) affermano che sono possibili tempeste geomagnetiche classe G2 all’arrivo della CME oggi 14 aprile. Durante tali tempeste, le aurore potranno essere spingersi più a Sud, ad esempio, negli USA fino New York e Idaho (latitudine geomagnetica 55 gradi).
Le macchie solari sono regioni scure sulla superficie del Sole. Sono causate da un intenso flusso magnetico dall’interno della nostra stella. Queste macchie sono temporanee, possono durare da ore a mesi, e, nel caso specifico, la Regione Attiva AR2987, ormai considerata “morta“, ha ripreso vigore, producendo l’esplosione.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.