“Chi di noi non è solito mangiare un bel piatto di pasta? Due nuovi, recenti, studi hanno però lanciato un possibile campanello d’allarme, dovuto alla presenza di glifosato (l’erbicida più diffuso al mondo) in molti marchi di pasta presenti in commercio“: è quanto afferma in una nota il Codacons. “Il mensile svizzero KTIPP ha analizzato 18 marchi di pasta, trovando in alcuni campioni tracce di glifosato, seppur al di sotto dei limiti di legge; test che conferma i risultati ottenuti nel 2020 da uno studio tedesco, secondo il quale, più della metà delle 19 marche testate di spaghetti ed esportate in Germania (molte delle quali prodotte in Italia) contenevano al loro interno piccoli quantitativi di glifosato“.
Tale erbicida, prosegue l’associazione, “è visto con grande sospetto, in quanto secondo l’AIRC esso viene classificato tra le sostanze “probabili cancerogeni”, dopo che uno studio svolto sui ratti in laboratorio ne aveva dimostrato la cancerogenicità“.
“Lo Stato Italiano dovrebbe basarsi sul principio di cautela nei confronti dei propri cittadini, facendo in modo che i prodotti che vengono somministrati sia sicuri, e non provochino alcun rischio alla salute umana – afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – se vi è anche solo un piccolo rischio che tale erbicida possa provocare danni alle persone, come sembra essere stato dimostrato in laboratorio, tale sostanza dovrebbe essere proibita, prima che accadano delle tragedie. Scriveremo nuovamente al Ministero della Salute sollecitando una presa di posizione sull’argomento; la salute umana deve sempre essere tutelata per prima“.