Nel primo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (Pil) sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto del 5,8% in termini tendenziali. Nel grafico in basso l’andamento del Pil dal I° trimestre 2010 al I° trimestre 2022.
Confindustria ipotizza una recessione tecnica ossia due trimestri di fila col segno “meno”. Determinante per i prossimi mesi sarà il tema del gas: nel Documento di economia e finanza si tracciavano due scenari di fronte alla chiusura dei rubinetti russi. In uno, di tenuta grazie alla efficiente diversificazione delle fonti, il Pil del 2022 potrebbe cavarsela con una perdita di 0,8 punti quest’anno e 1,1 nel 2023. Ben più grave il conto in caso di incapacità di sostituire perfettamente il gas di Mosca: i prezzi delle bollette salirebbero ulteriormente e l’economia italiana scenderebbe di oltre 4 punti in due anni.
Anche la Germania ha pubblicato oggi i dati sulla sua economia, mostrando una crescita dello 0,2% nel primo trimestre dell’anno. Rispetto al primo trimestre del 2021, l’economia è cresciuta del 3,7%.
Stagnazione, invece, per la Francia quindi Pil stabile. La crescita annua è stata del 5,3%, in calo dell’1,3% le spese dei consumatori francesi. Nuovo aumento dell’inflazione che segna +4,8%, oltre le attese.
Dall’Istat arrivano anche i dati sull’inflazione, che ad aprile rallenta leggermente al 6,2% (da +6,5% nel mese precedente).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano da +5% a +6%.