Si trova sulle coste dell’Oregon il Pozzo di Thor, una cavità naturale che ha l’aspetto di un pozzo senza fondo sul bordo dell’Oceano Pacifico. La natura cela alla vista il suo collegamento con il mare aperto e lo presenta come un temibile buco senza fondo dove gli appassionati di fotografia provano a cogliere tutte le sfaccettature e gli scorci di questo luogo “divino”.
Cos’è il Pozzo di Thor
Sebbene appaia come senza fondo, in realtà è comunicante con le acque del Pacifico e proprio per questo è particolarmente pericoloso, la sua profondità è di 6 metri e il suo diametro di soli 3 metri, ma durante le tempeste più forti che colpiscono la costa il mare viene risucchiato con grande forza verso le acque aperte e chi dovesse cadervi dentro si troverebbe in una trappola senza alcuna via di fuga.
Sono però proprio le giornate di cattivo tempo in cui imperversano i temporali che si presentano come i momenti più spettacolari per osservare il Pozzo di Thor, tuttavia, anche nelle giornate di calma apparente si può apprezzare il cambio repentino delle condizioni dell’acqua, che passano da apparente calma a furia “divina”, quasi come se il martello di Thor si abbattesse ripetutamente con tutta la sua forza in quel preciso luogo.
Questa formazione rocciosa deriva il suo nome dalla divinità norrena Thor, figlio di Odino e dio del fulmine, del tuono e della tempesta. Uno degli attributi di Thor era Mjöllnir, un martello potentissimo che secondo le leggende locali sarebbe stato scagliato in questo punto sino a creare la voragine che risucchia le acque marine al centro della Terra.
La scienza del Pozzo di Thor
Pare che il segreto della trascinante forza del Pozzo di Thor stia nella struttura del pozzo stesso: l’apertura che è oggetto delle fotografie dei turisti rappresenta l’ingresso superiore di una grotta, tuttavia, c’è un’altra cavità che si trova in fondo al pozzo e si presenta come perpendicolare allo stesso.
Con il subentrare della bassa marea, le onde si spostano avanti e indietro all’interno della grotta; nel momento in cui si alza la marea, invece, la caverna si riempie di un grande quantitativo di acque, sbattendo contro le rocce e andando a sviluppare un “effetto geyser”. Le onde che vengono spinte in alto e in seguito inghiottite quasi sino a sparire costituiscono proprio lo spettacolo che viene osservato dai visitatori.