Il 30 marzo, un fortissimo vento di scirocco fino a 120km/h ha sferzato Palermo, provocando danni in città e scatenando il panico all’Aeroporto Falcone Borsellino di Punta Raisi. Il forte vento aveva abbattuto alberi in città, provocato il dirottamento di diversi voli e provocato il crollo di parte di una palazzina fatiscente.
Anche il Cimitero dei Rotoli ha subito pesanti danni, con una ventina di alberi abbattuti, alcuni dei quali sono caduti sulle tombe, e centinaia di bare esposte, come dimostrano le foto della gallery scorrevole in alto.
“Dopo le giornate di chiusura a causa della tempesta che ha fatto cadere una ventina di alberi e causato molti altri danni, il Cimitero dei Rotoli ha riaperto. Lo spettacolo che, però, si presenta ai visitatori è terribile. Oltre alle centinaia di bare insepolte, ci sono alberi sradicati, tombe danneggiate, alcune addirittura aperte a causa degli alberi caduti. Non si può fare molto contro la furia del vento, ma è anche vero che da decenni non si effettuano più controlli e potature degli alberi all’interno del cimitero”, hanno commentato il capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, Igor Gelarda, e Giuliana Sgroi, responsabile dipartimento Famiglia della Lega di Palermo, spiegando che si tratta di una “situazione analoga a quella che esiste già in città. Gli alberi, qualsiasi tipo, anche quelli più longevi come i cipressi, vanno sempre controllati e manutenuti”.
“Il caso emblematico è quello di alcuni alberi all’ingresso dei Rotoli che, già da alcuni anni, sono stati segnalati come pericolosi perché a rischio schianto e nessuno è mai intervenuto per eliminare il pericolo. Quello che va immediatamente fatto adesso è un controllo di tutti gli alberi presenti all’interno del cimitero per evitare che la prossima volta questo spettacolo si possa trasformare in tragedia”, concludono i due esponenti della Lega.