“Bene, ma non benissimo: più pioggia caduta negli ultimi cinque giorni che negli scorsi tre mesi. Accumuli minimi di 30 mm con punte fino a 100 mm; ritorno della neve al di sopra dei 1500 metri, con quantità anche di 40 cm in alta montagna. Tutto questo ha consentito di migliorare sensibilmente lo stato idro-meteo-climatico sul Bacino del Grande Fiume“: è quanto rilevato in queste ore dall’Autorità Distrettuale del fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica nel suo report settimanale. “Nonostante la situazione sia oggi meno difficile – si spiega in una nota – resta comunque sensibilmente grave a causa dell’incidenza del gap di fabbisogno precedente e delle scarse precipitazioni soprattutto nelle aree centrali della Pianura Padana e in quelle interne del Piemonte, già sofferenti“.
Le previsioni per la prossima settimana, però, offrono un possibile scenario maggiormente confortante, visto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe protrarsi per più giorni su buona parte del distretto: “La pioggia è risultata particolarmente efficace per l’intero bacino padano dove, oltre al Po, anche i corsi d’acqua dei suoi affluenti e i grandi laghi regolatori hanno tratto beneficio – sottolinea Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po – Ma la soglia d’attenzione resta alta perché, nonostante questa inversione di tendenza, il deficit di portata rimane rilevante in tutte le sezioni registrate e sarà fondamentale comprendere al meglio il quadro, alla luce delle nuove precipitazioni annunciate, in vista dell’Osservatorio del 6 maggio”.