Il 10 aprile non erano previsti disturbi del campo magnetico terrestre: eppure, si è verificata, “a sorpresa”, una forte tempesta geomagnetica classe G3. Nel picco di attività, le aurore hanno attraversato il confine canadese in più Stati USA settentrionali. Ron Risman ha realizzato questo time-lapse da Milton, New Hampshire:
“Non riusciamo a vedere l’aurora molto spesso nel New Hampshire, ma questo ciclo solare finora è stato fantastico,” ha dichiarato Risman. Prima che lo spettacolo finisse, le luci si sono diffuse anche a ovest attraverso il Wisconsin, fino allo Stato di Washington.
Cos’ha causato la tempesta? La principale sospettata è un’espulsione di massa coronale (CME) prodotta da un “canyon di fuoco“, che ha colpito il campo magnetico terrestre due giorni fa. Inizialmente il debole impatto dell’8 aprile ha avuto scarsi effetti, ma da allora i disturbi si sono intensificati. Anche un lieve flusso di vento solare giunto durante le prime ore del 10 aprile potrebbe aver aiutato.
La tempesta è ora conclusa. I previsori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) affermano che gli effetti potrebbero proseguire sotto forma di tempesta geomagnetica classe G1, nel caso in cui la Terra incontrasse un’altra regione di forte magnetismo mentre esce dalla scia della CME.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.