Si aggrava sempre più il già tragico bilancio delle vittime provocate dalla tempesta Megi nelle Filippine: sono stati confermati 133 morti, mentre proseguono le ricerche dei dispersi nelle aree colpite da frane e allagamenti. L’arrivo della tempesta ha causato i danni più ingenti nella parte centrale del Paese, e in particolare nella provincia di Leyte. I soccorritori scavano nel fango alla ricerca delle decine di persone che rimangono ancora disperse.
Megi è stata la tempesta più forte ad aver colpito quest’anno l’arcipelago, scaricando forti precipitazioni che hanno costretto decine di migliaia di residenti a lasciare le loro abitazioni. Nella provincia centrale di Leyte devastanti frane hanno distrutto le comunità di agricoltori e pescatori, spazzando via le case. Il personale di emergenza nel comune di Abuyog ha recuperato decine di corpi dal villaggio costiero di Pilar distrutto da una frana martedì. Almeno 26 persone sono state uccise e circa 150 sono disperse, riferiscono le autorità, che hanno poche speranze di trovare sopravvissuti. Altre 86 persone sono state uccise e decine ferite negli insediamenti agricoli intorno a Baybay City, dove i dispersi sono oltre un centinaio. Tre persone sono inoltre annegate nell’isola meridionale di Mindanao.
