Tyrrhenian Link, intervento strategico per il sistema elettrico italiano, è un elettrodotto sottomarino da 3,7 miliardi di euro che colleghera’ la Sicilia alla Sardegna e alla Campania. La nuova interconnessione e’ un progetto che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine da 1000 MW ciascuna in corrente continua (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per una lunghezza totale di 950 km.
Oggi Terna ha concluso la consultazione pubblica sul Ramo Ovest del Tyrrhenian Link, presentando le scelte localizzative degli interventi in Sicilia e Sardegna. L’opera, la cui realizzazione coinvolgera’ circa 250 imprese, sara’ a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo al Ramo Est – sara’ operativo gia’ a partire dalla fine del 2025.
“La nuova infrastruttura consentira’ una maggiore capacita’ di scambio tra le zone di mercato e un piu’ efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre, avra’ un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilita’ della rete contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico a fronte dell’atteso decommissioning degli impianti a carbone e degli impianti a olio piu’ obsoleti e a maggior impatto ambientale“, spiega Terna.
La societa’ che gestisce la rete elettrica nazionale organizza dei “Terna Incontra” il 12 aprile con il Comune di Termini Imerese, in provincia di Palermo, e il 13 aprile con i Comuni di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai, tutti nel Cagliaritano. Gli incontri, che si terranno in modalita’ digitale sulla piattaforma Teams, si svolgeranno a partire dalle 17:00. I tecnici e i rappresentanti di Terna illustreranno le due soluzioni progettuali alle Amministrazioni locali, alle associazioni e ai cittadini dei Comuni territorialmente interessati dal complesso degli interventi.
Conclusa la fase di consultazione pubblica, durante la quale Terna ha preso in considerazione tutte le osservazioni presentate, l’azienda presentera’ al Ministero della Transizione Ecologica l’istanza per l’avvio della procedura di autorizzazione dell’opera.