Paura, danni, e purtroppo una vittima in Bosnia: alle 23:07 di ieri sera si è verificato un terremoto magnitudo 6.0 nel Paese, ad una profondità ipocentrale stimata intorno a 10 km. L’epicentro è stato localizzato a circa 60 km a sud di Mostar. Il bilancio al momento è di una vittima, diversi feriti, molti danni e centinaia di persone in strada.
La scossa è stata avvertita nettamente anche al Centro/Sud Italia ma, secondo quanto riferito via Twitter dai Vigili del Fuoco all’esito di una prima ricognizione, senza danni a persone e cose. E’ stato avvertito anche lungo la costa del Friuli Venezia Giulia, in particolare a Trieste, ma anche nella zona della Bassa friulana: non si registrano danni ma alcuni cittadini hanno telefonato preoccupati ai centralini delle forze di soccorso, per segnalare e per avere qualche informazione specifica.
La vittima finora accertata in Bosnia è una donna di 28 anni la cui casa nella città di Stolac, non lontana da Mostar, è stata travolta da una frana causata dal terremoto. I genitori della donna che si trovavano con lei in casa sono rimasti gravemente feriti.
Il terremoto è stato avvertito con forza in tutta la Bosnia Erzegovina, in Croazia, Serbia e Montenegro, ed è stato seguito da molte altre repliche, meno forti.
Il precedente grande terremoto nei Balcani, di magnitudo 6,4, si è verificato il 29 dicembre 2020 in Croazia, nella regione di Petrinja: ha provocato la morte di 7 persone e distrutto centinaia di edifici e case. Nel marzo 2020 la capitale croata è stata colpita da un terremoto di magnitudo 5.3 che ha causato ingenti danni. Nel novembre 2019, oltre 50 persone sono morte in Albania a seguito di un terremoto magnitudo 6,4 che ha lasciato anche migliaia di persone senza casa.
Terremoto in Bosnia, le immagini da Mostar | VIDEO
Il terremoto in Bosnia-Erzegovina, l’analisi INGV
In passato, la stessa regione è stata colpita da altri eventi di magnitudo significativa, spiegano gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sul blog INGVterremoti: il sisma “del 5 settembre 1996 di magnitudo Mw 5.8 circa 15 km a sud-ovest dell’epicentro odierno e quello del 14 febbraio 1927 di magnitudo Mw 6.0 circa 15 km a nord“.
La stima dei parametri di scuotimento del suolo che l’INGV effettua per eventi nel territorio italiano, sulla base dei dati dei sismometri e delle successive interpolazioni derivanti da conoscenze sismologiche, “non è in questo caso basata su dati registrati e è quindi esclusivamente teorica. In zona epicentrale, la mappa indica intensità macrosismiche tra il VI ed il VII grado della Scala MCS“.
L’evento “è stato ampiamente risentito sul territorio italiano, in tutta la costa adriatica ed in gran parte delle regioni centro-meridionali“.