Ben quattro repliche di magnitudo che vanno dai 3 ai 3.7 gradi della scala Richter, si sono susseguite questa mattina, in seguito al potente terremoto di magnitudo 6.8 delle 9:42 che ha scosso gran parte del Nicaragua, colpendo in particolare la capitale Managua. I dati dei sismografi indicano che l’epicentro delle repliche è stato registrato al largo delle coste del dipartimento di León e Managua, ad una profondità di 66.016 km. Secondo il National Tsunami Warning Center non vi è pericolo che si generi uno tsunami e di conseguenza non è stata emanata alcuna allerta in tal senso.
Tanta paura nella capitale, dove migliaia di persone si sono riversate in strada. Molti i post scritti sui social, e numerosi i cittadini che non hanno potuto fare a mane di associare all’evento il terribile ricordo del terremoto di Managua del 1972, chiamato localmente terremoto del ’72: fu un terremoto di magnitudo 6.2 sulla scala Richter che distrusse la capitale del Nicaragua alle 00:35 di sabato 23 dicembre 1972 (alla vigilia di Natale). La durata fu di 30 secondi, seguita da due repliche di magnitudo 5.0 e 5.2 alle 01:18 e 01:20, quasi un’ora dopo il primo terremoto, con epicentro all’interno del lago Xolotlán, due chilometri a nord-est della centrale elettrica Managua sulla faglia di Tiscapa. Il sisma distrusse il centro della città, causando circa 19.320 morti e 20.000 feriti, anche se non si conosce il numero esatto di morti a causa dei corpi che non sono mai stati rimossi dalle macerie dai soccorritori.