Si trova in Portogallo, lungo le rive del fiume Nabão, Tomar, la città dei Templari che sebbene a prima vista appaia come una città assopita e tranquilla nasconde tesori e misteri di un passato pieno di storia e di leggende. Il territorio nel quale la cittadina è iscritta, poi, è ricco di foreste, antiche chiese e pittoresche stradine dal tipico fascino lusitano. Nel borgo dell’antico Ribatejo tutto viene dominato dal Castello del Convento di Cristo, insieme fortezza e convento, infiniti i riferimenti all’ordine, ai suoi riti e alle sue leggende.
Tomar: l’antica sede dell’Ordine dei Templari
Una visita in Portogallo per tutti gli appassionati di storia medievale non può prescindere dall’opera monumentale della città di Tomar. Qui l’opera più importante è il rinascimentale Convento di Cristo. La cinta muraria del castello circonda il convento ed è uso comune chiamare l’intero complesso Convento di Cristo. Di questo la parte più antica era la Charola, cioè l’originaria rotonda romanica con il suo deambulatorio.
La Chiesa Charola racchiude nel nome l’essenza della sua architettura, poiché si può tradurre con Chiesa Rotonda. Si tratta del monumento più bello di Tomar grazie proprio al disegno circolare che caratterizza questo edificio sacro che voleva riprodurre i templi di Gerusalemme. Lo stile della chiesa è quello romanico e la sua forma poligonale presenta 16 lati all’esterno e 8 all’interno, tutti collegati attraverso archi. Il tempio ricorda per l’esattezza la Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e nei suoi pressi furono realizzati quattro grandi chiostri e l’infermeria.
Al XII secolo risale la costruzione del Castello di Tomar che si ispirava alle fortificazioni tipiche della Terra Santa e per tale motivo era anche la più moderna ed efficiente struttura militare di tutto il regno. Furono numerosi i rifacimenti e le ristrutturazioni che interessarono la struttura, e proprio grazie a questi interventi che dal XVI secolo il monumento acquisì la magnificenza architettonica che ancora oggi affascina i viaggiatori e i visitatori di tutto il mondo, e che gli è valsa l’iscrizione tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Il Convento de Cristo era l’antico oratorio templare che fu costruito durante il XII secolo, precisamente nel 1160, periodo a cui risale l’aiuto che i Templari diedero ai portoghesi per riconquistare il territorio allora sotto il dominio dei Mori. Sia il Convento che il Castello sono uno straordinario esempio di architettura manuelina, ossia lo stile portoghese tipico dell’età delle scoperte, ma a questo stile si uniscono anche il gotico, il rinascimentale e il successivo barocco.
Capolavoro dell’architettura portoghese del XVI secolo è la Finestra Manuelina, realizzata secondo lo stile del periodo coloniale dominato proprio dal re Manuel I. La grande finestra della Sala Capitolare racchiude in sé: motivi vegetali, corde marinare, coralli, il simbolo di Manuel I e naturalmente quello dell’Ordine di Cristo.
Il misterioso fascino dei Templari a Tomar
Secondo la leggenda di fondazione di Tomar fu il re Alfonso Henriques a donare ai Cavalieri del Tempio un’ampia regione tra i fiumi Tago e Mondego, e quando i cavalieri stessi giunsero sul luogo scelsero un monte che sarebbe divenuto luogo d’elezione per la costruzione di un castello a cui avrebbero dato nome Tomar. La collina che si affaccia su un’ansa del fiume è molto particolare poiché qui sorgeva un antico luogo di culto romano ed essa racconta sette secoli di storia portoghese.
L’intera città di Tomar, che si trova tra Lisbona e Coimbra, fu progettata per i cavalieri Templari ed era stata realizzata per fungere da quartier generale per l’ordine monastico combattente. Tale, infatti, rimase la sua funzione anche dopo che i Templari, all’indomani del loro scioglimento e del processo che funestò le loro fila, si riorganizzarono come Ordine Militare di Cristo.
Al tempo della creazione degli edifici principali non solo il castello e il convento furono realizzati in funzione dell’ordine monastico ma l’intera città, e se all’interno della cappella pare ancora oggi di sentire i Templari raccogliersi in preghiera, nel castello è facile immaginare gli antichi cavalieri organizzare i piani per la difesa della fede cristiana e dei pellegrini in viaggio verso la Terra Santa.
Il centro cittadino, poi, fu progettato proprio come una croce orientata secondo i punti cardinali, con un convento a ogni estremità, e la città appare disseminata di riferimenti connessi ai Templari; chiunque vi si rechi non potrà che scorgerne anche durante una semplice passeggiata.
La visita del castello porta di sovente a perdere l’orientamento poiché si passa da un cortile a un chiostro dalle sale alle cappelle. Da ogni sala emana un’atmosfera di mistero e tutta la fortezza con la sua imponenza trasmette un senso di rigore e austerità. Particolarmente affascinanti sono anche gli alloggi in cui vivevano e dormivano i monaci.
La piazza centrale della città presenta una peculiare pavimentazione a losanghe bianche e nere e al centro della piazza si trova la statua del Gran Maestro dei Templari, Gualdim Pais, che fu crociato e difese il Paese dai Mori ma soprattutto fondò il Convento de Cristo. Il castello è visibile da ogni angolo del borgo, ma lo scorcio panoramico migliore è certamente dalla piazza ove appare come il guardiano della città.
Per gli appassionati di misteri, le tracce dei Templari si trovano oltre che nel castello e nel convento anche lungo la Mata dos Sete Montes, che secondo la tradizione ospitava i riti iniziatici; ma anche alla Igreja de Santa Maria do Olival che dalla sua fondazione nel XII secolo ospitò le sepolture di diversi Maestri dell’Ordine.
Le altre bellezze di Tomar
Un’altra delle maggiori attrattive di Tomar è considerato lo straordinario acquedotto medievale di Pegões, lungo 6 chilometri e sorretto da due livelli di archi. Venne costruito nel 1593 al fine di convogliare l’acqua verso il Castello del Convento de Cristo e costituisce uno dei più grandi acquedotti del Portogallo. Nel Parque do Mouchão, inoltre, si trova la Roda do Mouchão, una ruota idraulica fatta di legno che richiama i tempi in cui la valle era dominata dai mulini.
Dal Convento si può proseguire a piedi scendendo sino al centro storico, attraversando il parco della Mata dos Sete Montes. Prendendo la strada, invece, a metà percorso si vede la Ermida de Nossa Senhora da Conceição, una cappella che è una piccola gioia rinascimentale, opera del portoghese João de Castilho che lavorò anche nel Convento.
Non gira però tutto intorno ai Templari a Tomar, poiché tra le strade del centro si può rivivere anche un’altra storia: quella degli ebrei che, dopo essere stati espulsi dalla Spagna, scelsero di fondare qui una nuova colonia e oggi si può ammirare qui una delle sinagoghe più antiche del Portogallo, che si colloca vicino al Museo Luso-Hebraico Abraao Zacuto, dedicato all’illustre astronomo e matematico del Quattrocento.