Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, nel corso di un incontro digitale con le amministrazioni, le associazioni e i cittadini coinvolti, ha annunciato che sarà realizzata a Selargius, nella città metropolitana di Cagliari, in prossimità dell’esistente infrastruttura elettrica, la stazione di conversione della tratta ovest del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino da 3,7 miliardi di euro che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania.
La scelta, effettuata dopo aver valutato e analizzato le osservazioni ricevute durante la consultazione pubblica avviata a settembre 2021, è frutto del rapporto di confronto e dialogo tra Terna, i cittadini e i sei comuni del cagliaritano interessati dall’opera: Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai. Un risultato che conferma l’impegno dell’azienda nel valorizzare, ove possibile, le esigenze dei territori interessati dalle sue infrastrutture.
Il progetto della stazione di Selargius prevede di demolire e interrare due linee aeree a 150 kV il cui tracciato oggi attraversa l’area comunale e, in minima parte, il comune di Quartucciu. Il collegamento tra la stazione di conversione e l’approdo del cavo sottomarino a Terra Mala sarà realizzato in cavo interrato. Il tracciato di circa 30 chilometri percorrerà prevalentemente strade comunali e provinciali lasciando inalterati, spiega Terna, ambiente e paesaggio. La stazione sarà poi collegata alla nuova stazione di smistamento, permettendo così l’inserimento nella rete di trasmissione nazionale.
A fine aprile la società presenterà ai ministeri competenti istanza per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio, trasmettendo le scelte localizzative confermate per la tratta ovest del Tyrrhenian Link. A novembre 2021, il ministero della Transizione Ecologica ha invece firmato l’avvio del procedimento autorizzativo per la tratta est, quella che collega Campania e Sicilia.
La realizzazione del Tyrrhenian Link, intervento strategico per il sistema elettrico italiano, coinvolgerà circa 250 imprese. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore capacità di scambio tra le zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre, avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico a fronte dell’atteso decommissioning degli impianti a carbone e degli impianti a olio più obsoleti e a maggior impatto ambientale.
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine da 1000 MW ciascuna in corrente continua per una lunghezza totale di 950 km. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo alla tratta Est – sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.