Villa Strawberry Hill: dove Horace Walpole inventò il neogotico | FOTO

Realizzata da Horace Walpole, lo scrittore del primo romanzo gotico, Villa Strawberry Hill rivaleggia con le atmosfere suggestive dei suoi romanzi e con le sue ispirazioni medievali può essere considerata il primo esempio di neogotico
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L’autore del primo romanzo gotico Horace Walpole volle costruire una casa che rivaleggiasse con le atmosfere del suo romanzo e realizzò la Villa Strawberry Hill che rappresenta una visita obbligatoria per gli amanti del genere.
Costruita in un stile eclettico la villa non si riproponeva di creare una riproduzione autentica ma di creare una suggestione quanto mai potente, Strawberry Hill si può considerare il primo esempio di neogotico e grazie al restauro avvenuto di recente accoglie i turisti in cerca di stupore e di quel brivido di tensione che solo i romanzi gotici e il richiamo a un certo Medioevo possono offrire.

La storia di Strawberry Hill

villa strawberry hillStrawberry Hill House, conosciuta semplicemente come Strawberry Hill è una villa in stile neogotico realizzata nei pressi di Londa, precisamente a Twickenham da Horace Walpole a partire dal 1749, e rappresenta la rinascita dello stile gotico che avvenne a partire dal XIX secolo. La villa diede vita al revival del gotico prima che questo si diffondesse in lungo e largo un secolo più tardi ed è l’esempio, infatti, dell’architettura in stile “Strawberry Hill Gotic”.

Horace Walpole era il figlio del primo ministro del tempo, scrittore e grande amante dell’arte volle trasformare una semplice villetta in una magione in stile gotico fortemente originale e dal grande fascino. Chiamò a sé, per la ristrutturazione della sua nuova casa, l’architetto John Chute e il disegnatore Richard Bentley.

Walpole, nella realizzazione della sua dimora, si dimostrò più interessato a copiare le opere del passato sulla base di un gusto personale che a renderle storicamente attendibili; lo stile eclettico che ne derivò prevedeva che le suggestioni medievali provenissero da periodi differenti: i celebri camini, ad esempio, avevano come modello la tomba dell’arcivescovo Wareham a Canterbury e quella di Edward il Confessore a Westmister.
Walpole desiderava un esterno che assumesse i caratteri del gotico, che all’interno ospitasse i tipici camini di grandi dimensioni ma che avesse anche alcuni elementi caratteristici del periodo Tudor come le finestre a quadrifoglio. Il soffitto a ventagli e pendule chiavi della galleria del maniero, invece, imitava quello di famose cappelle a Westminster Abbey e a King’s College, Cambridge.
Il tutto appariva come una bizzarra variazione di gusto rococò.

La villa fu realizzata in diverse tappe tra il 1749 e il 1776 e ha visto l’aggiunta di nuovi elementi gotici di volta in volta: dalle torri e i merli all’esterno, alle decorazioni assai elaborate all’interno per alloggiare la collezione antiquaria di Walpole, mentre l’esterno assunse un aspetto colorato e allegro. Tra le componenti più ragguardevoli vi erano il caminetto di Robert Adam o la grande seduta a forma di conchiglia rococò che si trovava in giardino e venne ricreata nel restauro del 2012.

Sebbene lo spirito con il quale la costruì Horace Walpole sia ancora tutto presente e pervada la villa, sappiamo che con la sua morte la casa passo di mano diverse volte; l’arredamento interno, particolarmente curato, fu quasi tutto venduto nel 1842, fino a quando nel 1846 fu ereditata dalla contessa Frances Waldergrave, anch’ella una grande appassionata di architettura e arte che si mise subito all’opera per restaurare la casa.

villa strawberry hillLa villa si presentava di dimensioni troppo contenute per accogliere i molti ospiti intrattenuti dalla contessa ed ella decise di realizzare un’ala completamente nuova che collegava il corpo principale della casa originaria agli uffici dei domestici.
Sul lato nord venne aggiunto un muro castellato e un cancello d’ingresso, inoltre la ferrovia giunse quasi sino alla porta d’ingresso. Ai grandi cambiamenti corrisposero anche grandi influenze politiche, tanto che Strawberry Hill divenne leggendaria per le lunghe liste di ospiti di fama.

Alla morte della contessa la casa fu, tuttavia, venduta e nel 1923 acquistata dal Catholic Education Council, poi rilevata dal College of Higher Education della St. Mary University, per finire in rovina alla fine del XX secolo.

Walpole e la reinvenzione del gotico

villa strawberry hillHorace Walpole, 4º Conte di Orford, fu uno scrittore inglese che proprio nel gotico trovò il suo spazio artistico, fu infatti autore de “Il castello di Otranto” il primo romanzo gotico. Nella sua “Descrizione di Strawberry Hill”, infatti lo scrittore chiamava la sua dimora “abitazione quanto mai adatta all’autore del Castello di Otranto, che se ne ispirò per il suo romanzo”.

Lo stesso spirito animò anche la sua Strawberry Hill dove si respirava un’atmosfera di tensione che ben riproponeva la sospensione tipica della sua produzione letteraria, in grado di stimolare quella segreta attrazione per il sovrannaturale che persiste nella fantasia di tutti. Un curioso aneddoto, sull’efficacia dell’ornamentazione voluta da Walpole e sull’autenticità dell’atmosfera che riuscì a creare, parla di un nobile visitatore francese, che entrato in una stanza, si tolse il cappello credendo di trovarsi in una chiesa.

Pare che a ispirare il revival del gotico fu l’italiano Giovanni Battista Piranesi che divenne celebre per le incisioni intitolate “Le Carceri d’Invenzione”  di cui Walpole consigliava agli studenti inglesi di studiare “i sublimi sogni del Piranesi”, dedicando al maestro italiano anche un lungo paragrafo ove scrisse: “Selvaggio come Salvator Rosa, fiero come Michelangelo, esuberante come Rubens, ha immaginato scene… impensabili perfino nelle Indie. Costruisce palazzi sopra ponti, templi sui palazzi, scala il cielo con montagne di edifici”.
Le acqueforti ritraevano una serie di ampi e cupi ambienti nelle quali spesso indistinte figure si inerpicavano per scale interminabili verso antri oscuri che parevano li attendessero per sottoporli a indicibili orrori.
Altra influenza che portò alla realizzazione della Villa Strawberry Hill fu poi il gotico dei falegnami, il Carpenter’s Gothic che si andava diffondendo sempre più in Inghilterra.

Cosa si può ammirare ora a Strawberry Hill

villa strawberry hillRiconosciuta come monumento a rischio ha potuto beneficiare di diversi fondi come quelli della Lotteria Britannica e del World Monument Fund. Grazie ad essi si è potuto procedere a un restauro che l’ha riconsegnata al pubblico con l’aspetto tutto bianco con la quale la conosciamo. Strawberry Hill, infatti, rimane aperta ai visitatori e oggi ospita anche mostre temporanee ed eventi di varia natura.

Al suo interno si trovano centinaia di opere appartenute a Hugh Walpole che furono vendute nel 1842 e ora ritrovate e ricollocate a Strawberry Hill. Le porte che introducono alla galleria ripropongono il design gotico del St. Alban’s College di Londra e sul lato destro della galleria si possono notare nicchie decorate con un motivo reticolato in oro che traevano ispirazione dal monumento funebre dell’arcivescovo di Canterbury.

Un altro degli ambienti più significativi che è possibile trovare presso Strawberry Hill è la libreria in cui i volumi sono disposti all’interno di scaffalature sormontate da arcate gotiche che richiamano le porte laterali del coro della vecchia chiesa di St. Paul a Londra. A completare questo arredo così squisitamente neomedievale, vi sono vetrate colorate che ricreano quell’effetto di luminosità offuscata tipico delle cattedrali gotiche. Persino i manoscritti miniati non hanno alcun valor storico poiché si tratta di miniature create ex novo e usate come oggetti di arredo per rievocare una certa atmosfera.

Particolarmente evocativa del periodo medievale è l’armeria: questa si propone al visitatore come uno spazio aperto in cui si susseguono tre campate gotiche che vengono illuminate da un’unica e imponente vetrata colorata. Tra i cimeli ospitati nell’armeria vi sono tutti quelli che legati al mondo cavalleresco avevano stimolato il sentimento revivalista del suo creatore.

villa strawberry hillTra gli ambienti più eccentrici vi sono le stanze rosse, così chiamate a causa del colore rosso della tappezzeria di damasco scarlatto, ma vi sono anche altri ambienti notevoli come quello in cui un muro è completamente tappezzato di specchi e l’altro costituito da una serie di finestre in rapida successione.

Una visita è d’obbligo anche alla cappella in stile neogotico che si trova all’esterno della villa: realizzata dall’architetto Thomas Gayfere nel 1771, riproduce lo stile gotico con una maggiore aderenza alle sue forme originarie ed è priva di contaminazioni da parte di altri linguaggi artistici e il modello è quello dell’architettura funeraria del sepolcro di Edmund Audley, vescovo di Salisbury.

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