Il vulcano Anak Krakatoa, in Indonesia, è tornato a farsi sentire oggi, domenica 24 aprile, con un’esplosione che ha generato un’imponente nuvola di cenere vulcanica fino a circa 3.000 metri di altezza (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Il vulcano ha eruttato cenere sullo stretto che separa le isole di Giava e Sumatra, costringendo le autorità ad avvertire i residenti nelle vicinanze di indossare mascherine all’esterno.
“Stiamo ancora registrando continue eruzioni con nubi che raggiungono tra i 500 ei 3.000 metri dalla vetta“, ha detto all’AFP Deny Mardiono dell’Agenzia geologica indonesiana. L’Anak Krakatoa è esploso almeno 21 volte nelle ultime settimane, ma l’eruzione di oggi è stata la più grande finora, ha detto Mardiono.
Le autorità hanno ordinato alle persone di rimanere fuori da una zona di esclusione di 2km intorno al vulcano, che è attualmente classificato al livello due del sistema di allerta vulcanico indonesiano, che conta quattro livelli. “Le persone, compresi i turisti, dovrebbero aderire alla raccomandazione dell’Agenzia geologica, che vieta a chiunque di trovarsi entro un raggio di 2km dal cratere“, ha aggiunto Mardiono.
Il vulcano è stato sporadicamente attivo da quando è emerso dal mare all’inizio del secolo scorso nella caldera formatasi dopo l’eruzione del 1883 del monte Krakatoa (“Anak Krakatoa” significa “Figlio del Krakatoa”). Quel disastro è stato uno dei più mortali e distruttivi della storia, con circa 35.000 persone uccise.
L’Anak Krakatoa ha eruttato l’ultima volta nel 2018, generando uno tsunami che ha ucciso 429 persone e lasciato migliaia di persone sfollate.
L’Indonesia, arcipelago del Sud-Est Asiatico, si trova sull’Anello di Fuoco del Pacifico, dove l’incontro delle placche continentali provoca un’elevata attività vulcanica e sismica. Il Paese ha quasi 130 vulcani attivi.
