Sono stati 262 i terremoti registrati nei Campi Flegrei nel corso del mese di aprile 2022: è quanto riporta l’ultimo bollettino mensile di sorveglianza diffuso dall’Osservatorio Vesuviano, sezione napoletana dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel bollettino si evidenzia che gli eventi hanno avuto “Magnitudo massima=2.9±0.3. Di questi, 225 eventi (circa l’86% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0, 10 eventi (circa il 4%) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 2 eventi (circa l’1%) hanno avuto una magnitudo maggiore o uguale a 2.0. Di 25 eventi (circa il 10%) non è stato possibile determinare la magnitudo a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo“. In totale “sono stati localizzati 171 eventi (65% di quelli registrati) ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Astroni, l’area Solfatara-Pisciarelli-Agnano e il Golfo di Pozzuoli con profondità concentrate nei primi 2 km e una profondità massima di circa 3.7 km.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo confermano “una geometria radiale del sollevamento centrato nell’area di Pozzuoli con una velocità media di circa 13±2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GPS di Rione Terra (RITE) a partire da novembre 2005 è di circa 95 cm di cui circa 61.5 cm da gennaio 2016. Le misure termografiche nelle aree monitorate mostrano andamenti della temperatura sostanzialmente stabili“. “I parametri geochimici confermano i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo, nell’area della Solfatara si conferma essere di circa 3000t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente,” conclude l’Osservatorio Vesuviano.