La diffusione della variante Omicron del coronavirus SARS-CoV-2 sta permettendo al mondo di tirare un po’ il fiato. La minore gravità della malattia rispetto alle precedenti varianti ha spinto i Paesi sulla strada della riapertura, eliminando le restrizioni che hanno influenzato le nostre vite per oltre due anni. In Italia alcune restrizioni resistono ancora, in particolare per quanto riguarda l’obbligo di mascherina in determinati contesti. Oggi il Ministro della Salute Roberto Speranza è tornato a ribadire il suo invito alla prudenza, nonostante ora la situazione sia decisamente migliore rispetto al passato.
“È finito lo stato di emergenza, siamo in una fase diversa, però guai a pensare che la pandemia sia magicamente scomparsa. I numeri dei casi sono significativi, la circolazione del virus è tuttora elevata“, ha detto Speranza a Sky Tg24. “Quali sono quindi i due strumenti essenziali? Le mascherine come ho detto più volte sono uno strumento fondamentale da usare con responsabilità individuale e poi ci sono i vaccini. Se abbiamo voltato pagina è stato grazie ai vaccini, alle due dosi fatte e anzi dobbiamo insistere su questo, sulle terze dosi. Ancora tante persone devono farla e le invito a farla; e poi invito anche le categorie già individuate”, ossia over 80, ospiti delle Rsa, fragili over 60, “a fare la quarta dose”.
Speranza: “con vaccino aggiornato in autunno possibile estensione del booster”
“L’auspicio dell’autorità scientifica a livello internazionale è che in autunno potremmo avere un nuovo vaccino adattato alla variante Omicron. Non abbiamo ancora date certe scritte sul calendario, ma l’ipotesi prevalente è che in autunno, ci auguriamo per l’inizio” della stagione, “potremmo avere un vaccino adattato alle nuove varianti” del virus. E “qualora questo fosse vero, noi immaginiamo di poter offrire questo vaccino anche a una fascia di popolazione molto più larga”, ha aggiunto Speranza.
Speranza: “usare la mascherina se c’è rischio”
“Usiamo la mascherina in tutte le occasioni in cui c’è un rischio di contagio“, ha aggiunto Speranza, chiarendo che “in alcuni casi c’è un obbligo di legge della mia ordinanza perché i rischi sono molto più significativi“, ristretti a trasporti, “dove le presenze sono in forte crescita”, mondo della sanità e tutti i luoghi al chiuso dove si svolgono eventi di sport e spettacolo. Per i luoghi di lavoro, precisa Speranza, non c’è un obbligo normato ma “le organizzazioni di rappresentanza hanno scelto di mantenere i Protocolli vigenti che indicano l’uso della mascherina come corretto“.