Epatite acuta nei bambini, la circolare del Ministero: l’adenovirus la causa più probabile

Casi di epatite acuta pediatrica: secondo l'ECDC l'infezione da adenovirus enterico umano rimane la causa più probabile
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Al 20 maggio 2022, come segnalato nel rapporto Ecdc-Oms Europa, sono stati segnalati 276 casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta in bambini di età pari o inferiore a 16 anni; tutti i casi sono stati classificati come probabili. In Italia sono segnalati 27 casi ed un caso è stato sottoposto a trapianto epatico: è quanto rileva la circolare del Ministero della Salute ‘Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica, sulle definizioni di caso e sulla sorveglianza‘.

La distribuzione dei casi segnalati da 16 paesi è la seguente: Austria (2), Belgio (14), Cipro (2), Danimarca (7), Grecia (3), Irlanda (6), Italia (27), Paesi Bassi (14), Norvegia (5), Polonia (1), Portogallo (11), Repubblica di Moldavia (1), Serbia (1), Spagna (29), Svezia (9) e UK (144). Dei 276 casi probabili, per 162 casi è stata riportata l’informazione riguardo gli esiti; di questi 138 sono stati ricoverati, mentre 23 rimangono in cura. La maggior parte (75,4%) dei casi ha meno di 5 anni.

Complessivamente, 181 casi sono stati testati per l’adenovirus con qualsiasi tipo di campione, di cui 110 (60,8%) sono risultati positivi. Dei 188 casi testati con PCR per SarsCoV2, 23 (12,2%) sono risultati positivi. I risultati sierologici per SarsCoV2 erano disponibili solo per 26 casi, di cui 19 (73,1%) avevano un risultato positivo. Dei 63 casi con dati sulla vaccinazione COVID-19, in 53 (84,1%) non erano vaccinati. In Italia, come da ultimo aggiornamento della sorveglianza TESSy, sono stati riportati in totale 27 casi probabili, dei quali 26 (96,3%) sono stati ospedalizzati. Il 55,6% dei casi sono di sesso femminile. La maggior parte dei casi (16, 59,3%) ha un’età minore di 5 anni. Ulteriori segnalazioni pervenute sono attualmente in corso di verifica. Tra i 17 casi testati per Adenovirus, 8 (47,1%) sono risultati positivi. Tra i 12 casi testati con tampone antigenico o molecolare per SarsCov2, 2 (16,7%) sono risultati positivi.

Secondo l’ECDC l’infezione da adenovirus enterico umano rimane la causa più probabile dei casi di epatite acuta pediatrica, pertanto, “per quanto al momento non siano stati segnalati cluster di casi, il contatto ravvicinato con una persona infetta dovrebbe essere considerato la via più probabile di esposizione. La trasmissione per via oro-fecale dovrebbe essere considerata quella più probabile, in particolare nei bambini piccoli“. Tuttavia, afferma il Ministero, “poiché al momento le evidenze scientifiche sull’eziologia e la trasmissione sono deboli, le misure raccomandate dovrebbero consistere in una buona pratica igienica generale. Un’accurata igiene delle mani e l’adesione alle pratiche di igiene respiratoria dovrebbero essere implementate nelle strutture educative per l’infanzia in cui si verificano focolai di gastroenterite“. La circolare segnala che gli adenovirus possono sopravvivere su superfici e non sono facilmente inattivati dai gel per le mani a base di alcol e persino dal lavaggio delle mani. La disinfezione delle attrezzature mediche può richiedere soluzioni di candeggina ad alta concentrazione (es. 10%) o altri prodotti con alto livello di disinfezione.

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