E’ arrivato il gran caldo in Sicilia e l’effetto più spettacolare è un’enorme nube di vapore che si sprigiona dalla cima dell’Etna: l’effetto ha iniziato a manifestarsi dalle ore 10:00 del mattino circa, scatenando le attenzioni degli osservatori. La nube di vapore inizialmente era sembrata un vero e proprio parossismo, ma l’attività eruttiva del vulcano è stazionaria, il tremore stabile e non si sta verificando nulla di estremo, nonostante i boati prodotti dall’attività stromboliana in corso al Cratere di Sud-Est.
La nube bianca sprigionata dalla cima dell’Etna non è altro che la condensa del vapore acqueo provocata dal gran caldo combinato all’alto tasso di umidità relativa di queste ore. La temperatura ha infatti raggiunto i +21°C a 1.920 metri di altitudine sul vulcano, mentre più a valle spiccano i +30°C di Linguaglossa, i +32°C di Randazzo, i +33°C di Bronte e i +35°C di Paternò. E’ una giornata di fuoco in Sicilia per un caldo tipicamente estivo e particolarmente precoce, che determina queste formazioni nuvolose per l’emissione del vapore vulcanico che condensa nell’atmosfera a causa delle condizioni meteorologiche estreme.
La nube di vapore etneo è ben visibile persino dalle immagini satellitari e si muove verso nord/est, in direzione della Calabria, proprio come se fosse una nube eruttiva. Ma stavolta lassù non ci sono né cenere né lapilli, soltanto vapore in un’atmosfera dal clima tropicale. Paradossalmente, l’effetto di questa nube è quello di regalare un po’ di frescura nelle zone d’ombra in cui riesce ad oscurare il sole. Frescura particolarmente apprezzata alla luce di un clima così estremo: è l’ennesimo regalo dell’Etna sempre benevola con la sua terra e la sua gente.
“No, non c’è un cataclismo in corso sull’Etna” ha spiegato su facebook il vulcanologo dell’INGV-Osservatorio Etneo Boris Behncke. “Quella immensa nube – prosegue l’esperto – non è segno di grande attività eruttiva, ma un fenomeno meteorologico: sono gli alti tassi di umidità atmosferica che qui giù ci fanno sudare, e che lassù fanno condensare il vapore acqueo che esce dai crateri sommitali dell’Etna. L’assenza di vento fa salire questo nuvolone di vapore verticalmente, creando l’impressione di una colonna eruttiva come quelle dell’anno scorso (in realtà quelle erano molto più scure). L’attività eruttiva attuale però è quella che sta andando avanti da ormai una dozzina di giorni, una modesta attività stromboliana con piccole colatine di lava dal Cratere di Sud-Est. Non ci sono segnali di qualcosa di grosso in arrivo: attività sismica etnea praticamente assente, deformazioni del suolo trascurabili (o addirittura in flessione), ed emissione di anidride solforosa molto bassa, sin dall’inizio di questa nuova attività. Sta continuando l’eruzione “turistica”, e speriamo tutti (magari ad eccezione dei parossismo-dipendenti) che questa attività vada avanti per un lungo, luuuuuuungo tempo“.