Missione Minerva: ecco gli esperimenti di Samantha Cristoforetti, annunciato il nome della nuova costellazione italiana di satelliti

Cristoforetti si occuperò di esperimenti che vanno dalla biologia alle nuove tecnologie
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Dopo un viaggio di 15 ore a bordo del veicolo spaziale Crew Dragon di SpaceX, la missione dell’astronauta ESA Samantha Cristoforetti, nota come Minerva, è ufficialmente iniziata giovedì 28 aprile.

Durante la sua permanenza a bordo, AstroSamantha condurrà numerosi esperimenti europei e internazionali, che sono stati presentati oggi, durante un evento organizzato in ASI, al quale hanno partecipato anche il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale con delega allo Spazio, Vittorio Colao, il Ministro per l’Istruzione Patrizio Bianchi, il presidente ASI Giorgio Saccoccia e il direttore di Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA, David Parker.

E’ un momento bellissimo parlare di Samantha Cristoforetti che si trova sulla ISS, e lo è in particolare per l’Italia. Il nostro Paese ha anche tanto contribuito a realizzare moduli abitativi della Stazione Spaziale Internazionale e la ISS per noi è una punta di diamante,” ha sottolineato il presidente Saccoccia.

Lo Spazio è strategico ed è una grande opportunità per i giovani e per la pace“: lo ha affermato il Ministro Colao, nel corso del collegamento con l’ASI. Il Ministro ha inoltre ringraziato i “tantissimi giovani” che hanno partecipato al concorso per il dare un nome alla costellazione di satelliti italiana per l’Osservazione della Terra. “Sono oltre mille le proposte arrivate dalle scuole italiane per dare un nome alla nuova costellazione italiana di satelliti di Osservazione della Terra,” ha sottolineato il Ministro Bianchi.

Proprio in riferimento a tale concorso, è stata la stessa Cristoforetti ad annunciare il nome scelto: “Iride“. “Con i colleghi Luca Parmitano e Roberto Vittori abbiamo scelto il nome ‘Iride’ per la nuova costellazione italiana di Osservazione Terra,” ha affermato l’astronauta italiana dell’ESA, nel corso del suo primo collegamento in diretta dalla ISS con il quartier generale dell’ASI. “Nel prossimo futuro avremo dunque una costellazione italiana Iride in orbita ed è stata scelta fra oltre mille proposte di circa 600 scuole italiane,” ha sottolineato Samantha, annunciando così il risultato del concorso lanciato dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, dal Ministero dell’Istruzione e dall’ASI per le scuole di tutt’Italia.

Sono state 3 settimane piuttosto intense,” ha raccontato AstroSamantha. “C’è stato l’handover con l’equipaggio che ci ha preceduto, che è stato generosissimo nel trasferirci trucchi, aggiornarci sullo stato attuale della ISS, sull’abitabilità, il lavoro quotidiano. Poi sono partiti ed è iniziata la missione vera e propria con vari esperimenti e manutenzione. Abbiamo anche avuto un problema inaspettato per circa 3 giorni che ha coinvolto la manutenzione della toilette. Adesso ci attende qualche giorno di lavoro e poi nel fine settimana è in programma il volo di prova della capsula Starliner di Boeing, che quando sarà in regime, diventerà il 2° veicolo in grado di portare equipaggi sulla ISS. Poco dopo una missione cargo porterà moltissime attività scientifiche sul laboratorio orbitante, e seguiranno 30-40 giorni attività intense“.

Gli esperimenti

In dettaglio, ecco tutti gli esperimenti della missione Minerva:

  • PROMETEO è un nuovo esperimento ASI che ha l’obiettivo di indagare come la protezione antiossidante può ridurre lo stress ossidativo, uno degli effetti più pericolosi del volo spaziale. Lo stress ossidativo colpisce il sistema nervoso centrale e contribuisce a generare diverse patologie gravi anche sulla Terra, come il morbo di Crohn e il Parkinson. PROMETEO mira a rendere possibili missioni umane più durature nello spazio, offrendo al contempo supporto ai pazienti a Terra.
  • ACOUSTIC DIAGNOSTICS, è uno storico esperimento italiano presente sulla ISS dal 2019, già eseguito da Luca Parmitano, Andrew Morgan e Mathias Maurer. L’obiettivo è la valutazione degli eventuali danni all’apparato uditivo. Gli astronauti sono stati sottoposti a test audiologici prima e dopo la missione. Il test è in grado di fornire una valutazione della funzione uditiva in un ambiente rumoroso, in modo veloce e non invasivo. I risultati permetteranno di evidenziare eventuali danni all’apparato uditivo, anche di lieve entità e di natura transitoria, e avranno ricadute sul benessere degli astronauti in future missioni di lunga durata.
  • OVOSPACE cerca di determinare l’impatto dell’ambiente spaziale sulle cellule dell’apparato riproduttivo femminile. L’esperimento utilizza culture di cellule ovariche bovine che saranno incubate a 37°C per 72 ore in orbita prima di rimandarle a Terra per essere analizzate.
  • NutrISS è un esperimento scientifico realizzato dall’ASI proposto dal professor Gianni Biolo dell’Università degli Studi di Trieste e già eseguito da Luca Parmitano e Mathias Maurer a bordo della ISS rispettivamente nel 2019/2020 e nel 2021/2022. La sperimentazione ha come obiettivo quello di mantenere una composizione corporea ideale evitando l’aumento del rapporto massa grassa/massa magra dovuto a vari fattori ambientali nello spazio. I risultati dell’esperimento potrebbero essere utili per la gestione clinica dei pazienti malnutriti e/o obesi immobilizzati sulla Terra oltre che per astronauti in future missioni di lunga durata.
  • EVOO IN SPACE studierà l’impatto della microgravità e delle radiazioni sulle caratteristiche fisico-chimiche, sensoriali e nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva italiano in quanto alimento ricco di antiossidanti e con proprietà antiinfiammatorie.
  • LIDAL è un rivelatore di particelle costruito a partire dal payload ASI ALTEA, del quale ha ampliato e potenziato le caratteristiche, abbinandolo a una coppia di rivelatori basati su scintillatori ed elettronica veloce. Ha come obiettivo studiare e caratterizzare la radiazione cosmica a bordo della ISS. In particolare, LIDAL permette di: misurare protoni e nuclei di Elio; effettuare la misura diretta delle velocità di ciascuno ione, attraverso un sistema di tempo di volo. Questa capacità permette una più efficace identificazione nucleare; investigare anche quelle caratteristiche della radiazione nella ISS necessarie a fornire informazioni sulle probabilità di arrivo di Solar Particle Event particolarmente dannosi. LIDAL è stato portato a bordo della ISS da NG-12 il 2 novembre 2019 ed è stato installato ed acceso per la prima volta da Luca Parmitano il 19 gennaio 2020; da allora opera quasi ininterrottamente, producendo una cospicua mole di dati ogni giorno. I dati di LIDAL, come accadeva per quelli di ALTEA, arrivano in tempo reale nella User Home Base del Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata, dove vengono pre-processati e pre-analizzati.
  • PASTA si prefigge di studiare il ruolo dei tensioattivi e dei loro effetti sulle proprietà dinamiche delle interfacce (es., reologia interfacciale) nella stabilità e nei processi di destabilizzazione di emulsioni e schiume e nella dinamica delle goccioline dell’emulsione, e misurare parametri fondamentali dei processi di destabilizzazione da inserire nella modellizzazione teorica e numerica dell’aging di emulsioni. La microgravità fornisce l’ambiente ideale per studiare i processi fondamentali che guidano la destabilizzazione di emulsioni, e schiume, quali coalescenza, aggregazione e Ostwald ripening di gocce e bolle, in assenza dei processi di segregazione, attivi sulla terra a causa delle differenze di densità.
  • SUTURE IN SPACE si propone di analizzare il comportamento delle suture e i processi di riparazione dei tessuti in condizioni di microgravità al fine di: comprendere meglio il ruolo della gravità e dei fattori meccanici sul comportamento delle suture e sulla guarigione delle ferite; selezionare materiali e tecniche di sutura adatti alle condizioni di microgravità, sviluppando strategie che favoriscano i processi di riparazione in tali condizioni; migliorare le tecniche di sutura (anche a Terra) per prevenire la formazione di cicatrici fibrotiche e cheloidi e promuovere i processi di riparazione nei soggetti più fragili e compromessi.

La missione entra nel vivo

AstroSamantha sarà leader dell’USOS, con responsabilità delle operazioni all’interno del Segmento Orbitale Americano della Stazione Spaziale Internazionale per l’intera durata della sua missione: questo segmento comprende i moduli e i componenti statunitensi, europei, giapponesi e canadesi della Stazione Spaziale. L’equipaggio dell’Expedition 67, di cui è parte Cristoforetti, rimarrà nello Spazio fino al prossimo settembre. Per l’astronauta italiana questa è la seconda missione in orbita terrestre dopo Futura, compiuta tra il 2014 e il 2015.

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