La ricchezza archeologica del Perù è conosciuta nel mondo. Da Caral, la civiltà più antica d’America, agli Incas, con Machu Picchu, le vestigia delle antiche culture che un tempo abitavano l’attuale Perù si trovano in tutto il paese e nei musei di tutto il pianeta, questo però non ha impedito l’insorgere di frodi. Una delle più mediatiche è stata quella delle presunte “mummie umanoidi tridattili Nazca” (con tre dita). Presentato come “la grande scoperta archeologica del 21° secolo“, il loro studio è finito per essere relegato in circoli pseudoscientifici, dove si ipotizza addirittura che siano “alieni“. La comunità scientifica nazionale e internazionale ne ha messo in dubbio, fin dalla loro prima comparsa, l’origine e ha denunciato il problema nascosto dietro l’estrazione di mummie originali a cui sarebbero state apportate modifiche in modo che avessero un aspetto diverso. Su queste linee si sono espressi anche esperti di prestigiosi enti locali come il Museo di Storia Naturale di San Marcos o persino professori e professori di archeologia dell’Università San Luis Gonzaga di Ica (Unica), le cui autorità oggi hanno questi esemplari.
Nel caso è intervenuta l’accusa, il Ministero della Cultura ha sollecitato le autorità dell’Unica a consegnare i presunti resti archeologici umani, affermando anche – “non hanno le autorizzazioni e i permessi per essere scavati o estratti, né per condurre studi o analisi”.
Finora, la suddetta università, che non ha l’autorizzazione dalla Soprintendenza nazionale per l’istruzione superiore (Sunedu), non ha consegnato le presunte mummie.
Da quando sono venute alla luce nel 2016, le presunte mummie hanno fatto notizia in tutto il mondo. Ricercatori in Perù e all’estero hanno analizzato le informazioni conosciute attraverso i media e i video provenienti da canali che di solito diffondono la pseudoscienza. Il parere di riconosciuti esperti in materia è unanime: parte di queste mummie sono corpi umani preispanici modificati, mentre gli altri i più piccoli sono corpi armati di ossa animali e umane.
“Con l’esperienza che hanno tutti i ricercatori che hanno lavorato con le mummie precolombiane, in particolare della zona di Nazca, ci è molto chiaro che queste mummie, quelle grandi, sono esseri umani precolombiani che sono stati modificati per scopi commerciali scopi, e si suppone che le piccole mummie fossero strutture che sono state assemblate”, racconta il medico e antropologo fisico Guido Lombardi, che ha studiato le mummie in Perù e nel mondo.
In questa linea, l’archeologo forense Flavio Estrada, che ha analizzato le mummie per l’Istituto di Medicina Legale e Scienze Forensi del Pubblico Ministero, conclude nel suo convegno ‘Anatomia di una frode: Il caso delle presunte mummie di rettili umanoidi tridattili di Nazca‘ I resti di presunti alieni sono creazioni fabbricate con ossa umane e animali legate con colla sintetica. Questi, a loro volta, sono stati ricoperti da una miscela di fibre vegetali e adesivi sintetici per simulare un tipo di pelle. Viene stabilita la produzione di dati recenti.
“La fantasia è lecita… ci sono persone che traggono profitto e guadagnare un sacco di soldi creando storie come questa, ma portando fuori dal Perù vecchi cadaveri e mutilandoli, tagliando loro le orecchie, tagliandogli gli occhi per dargli la forma di ciò che si vede in televisione e farlo sembrare un ‘alieno’, che va contro la nostra stessa dignità di umani esseri umani, e tutto ciò che questo spettacolo va contro quello che è il Perù come Paese civile”, conclude l’antropologo Guido Lombardi.
In questi giorni, spiega l’ufologo investigatore Italiano Angelo Maggioni, fondatore di A.R.I.A (associazione ricerca italiana aliena) in Perù tramite il Ministero della Cultura, la magistratura ha emesso la prima sentenza di condanna per le frodi delle mummie aliene, Leandro Benedicto Rivera considerato il tombarolo che nel 2016 aveva rivelato le mummie aliene di Nazca è stato condannato a 4 anni di reclusione ed un risarcimento per danno al patrimonio archeologico pari a 25 mila sole.. Per consumare la frode sono state utilizzate ossa di cane e colle varie per modificare la struttura della mummia.
L’ufologo spiega in un nota che Jhony Isla Quadrado, responsabile della Nazca Palpa del ministero della cultura, ha affermato che i resti trafugati e modificati arrivano dal cimitero della Palpa. Jhony afferma anche che i trafugatori e falsari hanno ricevuto 80 mila dollari per pubblicizzare le mummie per mezzo stampa. Mentre Carlos Arias ha ricordato che uno dei principali attori della divulgazione il giornalista Maussan ha in corso ben 40 denunce e che ha ridicolizzato il Perù. L’ufologo Italiano Angelo Maggioni già due anni fa aveva avviato una inchiesta investigativa ufologica per chiarire la realtà dei fatti che coinvolgevano le mummie di Nazca, scoprendo che Leandro Benedicto (alias Mario) in una nota trasmissione 60 minuti della tv Francese, aveva descritto come avveniva il trafugamento delle mummie e che una volta acquisita popolarità venivano vendute al mercato nero per 100 mila dollari.
Lo stesso Maggioni aveva anticipato due anni fa l’utilizzo probabile di resti ossei di animali! Ora è arrivata la prima condanna e c’è da scommettere che ci saranno ripercussioni anche per chi ha sponsorizzato la frode tramite divulgazione farlocca facendo credere anche tramite piattaforme televisive che le mummie di Nazca fossero aliene. L’ufologo spera che chi in Italia ha sponsorizzato e divulgato il fenomeno delle mummie di Nazca come aliene, abbia almeno il coraggio di chiedere scusa alla comunità ufologica messa in imbarazzo da questi aberranti eventi, dove ci si è spinti fino al vilipendio di cadavere, manomissione con resti di ossa animale ecc. L’appello dell’ufologo invece è rivolto agli appassionati del fenomeno ufologico: “smettetela di seguire falsi profeti, guru e adotti, allontanateli perché le loro bugie sono il cancro dell’ufologia seria e scientifica“.