I microfono di Perseverance sono rimasti in ascolto per un anno, ed ora la NASA farà ascoltare i suoni registrati dal rover sul Pianeta Rosso. La presentazione “Mars soundscape: Review of the first sound recorder by the Perseverance microphones” avverrà durante il 182° Meeting della Acoustical Society of America allo Sheraton Denver Downtown Hotel. I dati raccolti dai due microfoni del rover Perseverance sono stati elaborati in una sorta di playlist, della durata di circa 5 ore.
Secondo gli studiosi, Marte è un luogo abbastanza “silenzioso”: i suoni risultano circa 20 decibel più bassi rispetto alla media terrestre e ci sono pochi rumori naturali. “Abbiamo pensato che il microfono fosse difettoso invece Marte è semplicemente molto più silenzioso,” ha affermato Baptiste Chide, del Los Alamos National Lab. Tra le altre cose, i ricercatori hanno scoperto una certa variabilità nel vento, con raffiche rapide e improvvise.
Il rover della NASA ha anche calcolato la dispersione della velocità del suono, confermando la teoria secondo cui i suoni ad alta frequenza viaggiano più velocemente di quelli alle basse frequenze: “Marte è l’unico pianeta del Sistema Solare in cui ciò accade nella larghezza di banda udibile a causa delle proprietà uniche dell’anidride carbonica che compone l’atmosfera. Anche le stagioni possono influenzare il sottofondo sonoro che si percepisce in superficie. Dato che l’anidride carbonica si congela nelle calotte polari durante l’inverno, la densità dell’atmosfera cambia e il volume dell’ambiente varia di circa il 20 per cento. La presenza di anidride carbonica può attenuare la dispersione dei suoni più acuti,” ha spiegato Chide.