La navicella spaziale Starliner di Boeing concluderà il suo storico volo di prova verso la Stazione Spaziale Internazionale questa settimana: l’atterraggio è previsto in New Mexico alle 00:49 del 26 maggio ora italiana, se tutto andrà secondo i piani.
Starliner ha attraccato alla ISS alle 02:28 ora italiana del 21 maggio, un giorno dopo il lancio dell’Orbital Flight Test 2 (OFT-2), una missione di prova senza equipaggio progettata per dimostrare che la capsula è pronta per iniziare a trasportare gli astronauti per la NASA.
Boeing e la NASA avevano reso noto che Starliner sarebbe rimasta agganciata al laboratorio orbitante per 4 o 5 giorni. Ieri sono state diffuse informazioni sulla partenza: la capsula si staccherà dall’ISS mercoledì alle 20:36 ora italiana, con atterraggio che avverrà presso il White Sands Missile Range dell’esercito americano, nel New Mexico, alle 00:49 del 26 maggio ora italiana.
Il team OFT-2 ha previsto l’atterraggio a White Sands Space Harbor, uno spazioporto che un tempo fungeva (anche) da pista per il programma dello Space Shuttle della NASA. Un’opportunità di atterraggio di riserva è disponibile, sempre a White Sands, venerdì 27 maggio ora locale, se il maltempo o altri fattori renderanno insostenibile il rientro attualmente programmato.
NASA e Boeing avevano identificato 5 potenziali siti di atterraggio per Starliner relativamente a OFT-2, 2 dei quali all’interno del White Sands Missile Range. Gli altri erano Willcox Playa nel Sud/Est dell’Arizona, il Dugway Proving Ground nello Utah e la Edwards Air Force Base in California.
Starliner è atterrata a White Sands Space Harbor un’altra volta in precedenza, nel dicembre 2019, un atterraggio che ha concluso la missione OFT originale di Boeing. Starliner ha subito una serie di problemi durante quel volo e non è stata in grado di agganciarsi alla ISS.
OFT-2 è l’ultima grande prova che Starliner deve superare prima che gli astronauti possano salire a bordo. Se tutto andrà bene con partenza e atterraggio, e i controlli post-volo non riveleranno problemi seri, la capsula potrebbe presto fare volare gli equipaggi, forse prima della fine dell’anno, hanno affermato i funzionari Boeing e NASA.
Boeing non è l’unica compagnia che la NASA ha scelto per far volare i suoi astronauti da e verso l’avamposto spaziale. SpaceX ha un contratto simile ed è già operativo con il suo razzo Falcon 9 e la capsula Crew Dragon, avendo lanciato fino ad oggi 4 missioni operative con equipaggio sulla ISS.