Al forum economico di Davos, si è collegata anche Samantha Cristoforetti, che attualmente si trova sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), impegnata nella missione Minerva, la sua seconda missione a bordo dell’avamposto spaziale. “Ho lo spazio nel cuore e nella mente”, ha detto AstroSamantha. “La seconda volta nello spazio è molto diversa. Non peggio o meglio, semplicemente diversa. La prima volta che sono venuta a bordo della stazione spaziale ero sopraffatta da questa enorme ondata di nuove esperienze, dalla necessità di imparare nuove competenze in un contesto piuttosto complicato. Penso che se guardo indietro, specialmente sui primi giorni, non avevo ben chiaro il quadro. Volevo davvero tornare una seconda volta per avere un po’ più di margine, dalle emozioni, per rendermi meglio conto del tutto. E ora ho la possibilità di osservare meglio la situazione e magari anche ricordarla in maniera più precisa”, ha raccontato l’astronauta dell’ESA.
AstroSamantha ha descritto le attività che si stanno effettuando in questi giorni, come i primi voli dimostrativi di un veicolo spaziale chiamato “Starliner”, che ora si spera rientri regolarmente sulla Terra. E uno strumento per effettuare operazioni di tele robotica, tramite cui “con la mia mano muoverò la mano di un robot, da remoto, per effettuare operazioni che saranno utili in future esplorazioni spaziali o di Marte“.
Poi un commento sulle conseguenze della guerra in Ucraina, con la frattura apertasi tra USA ed Europa, da una parte, e Russia dall’altra. Frattura che però non si avverte a bordo della ISS, dove l’equipaggio è composto dall’astronauta italiana, tre astronauti americani e tre russi. “Qui la collaborazione è molto importante, la stazione internazionale ne è una eredità. E un impianto integrato composto da vari Paesi e agenzie, che può funzionare solo come insieme, incluso il segmento russo. A livello personale siamo tristi e preoccupati dagli eventi e dal conflitto. E questo è un fatto“, ha detto Cristoforetti, ma con gli astronauti russi “la nostra relazione a bordo, la nostra amicizia verso i colleghi, e a livello professionale prosegue con il nostro impegno comune per il successo della missione e continuare il lavoro scientifico”.
“Ovviamente potrei parlare di tutti gli strumenti spaziali che monitorano o hanno rilevanza per la Terra. Ma sullo spazio serve anche una prospettiva più ampia: è parte della nostra vita, del nostro progresso tecnologico e delle nostre risorse economiche, ad esempio per intervenire su questioni come il cambiamento climatico”. Secondo Cristoforetti, la cooperazione pubblico-privato sullo spazio “porterà molti benefici, probabilmente agilità e capacità di innovare. Concorrenza, economia di mercato che ci aiuterà a rendere lo spazio più resiliente e a collegare diversi settori industriali”.
Infine, le è stata rivolta una domanda su una bambola a lei ispirata lanciata da un noto produttore di giochi. “Hanno lanciato questa campagna sull’idea di dare alle ragazzine in età prescolare modelli per continuare a farle sognare in grande. E non ritenere che alcune carriere siano loro precluse”, ha detto Samantha Cristoforetti.