Una tempesta di sabbia ha colpito nelle scorse ore l’Iraq e la Siria. Solo in Iraq si registra un morto e circa 5mila persone ricoverate per problemi respiratori: lo ha reso noto il Ministero della Salute iracheno. “Un decesso è stato registrato a Baghdad e (gli ospedali) hanno finora accolto non meno di 5.000 persone,” ha precisato in una nota il portavoce del Ministero, Seif al-Badr. “La maggioranza” delle persone ricoverate “ha lasciato gli ospedali“.
Dense nubi di polvere hanno oscurato il cielo, e testimoni oculari hanno affermato che la sabbia è penetrata nelle auto e nelle abitazioni delle regioni irachene di Anbar e Salaheddin, e in quelle siriane di Dayr az Zor e Hasake.
Colpite anche Baghdad, la città petrolifera di Kirkuk, a Nord di Baghdad, e le regioni a Sud della capitale irachena, fino alla città santa sciita di Najaf.
Secondo i media iracheni si tratta della quinta tempesta di sabbia da aprile e la frequenza di questi eventi è aumentata nel corso degli ultimi anni.
L’Iraq è considerato uno dei cinque paesi al mondo più vulnerabili ai cambiamenti climatici e alla desertificazione.