La sequenza sismica che si è verificata ieri in Toscana ha preoccupato i residenti e fatto sorgere diversi quesiti sul rischio sismico della zona. “I dati storici della zona parlano di un terremoto di M5.5 (stimata) nel 1895 e di una lunga sequenza nel 2014 con M4.1 – scrive sulla propria pagina Facebook Alessandro Amato, geologo e sismologo dell’INGV -. Per questo (e altro) la pericolosità della zona è considerata media o medio-bassa (secondo dove ci si sposta). Come ha scritto ieri Carlo Meletti la magnitudo massima attesa è intorno a 5.7-5.8, che non è poco, ma con case fatte bene non deve spaventare. In ogni caso, la probabilità che avvenga è bassa (bassa, non nulla!)”.
“Nonostante non si sia trattato di un evento molto forte (M3.7) i risentimenti (e la paura!) sono stati tanti per la vicinanza di una città come Firenze e di altri grandi centri abitati. In ogni caso non si sono osservati effetti maggiori del IV grado Mercalli (MCS). A oggi ci sono state circa 40 scosse (in 24 ore circa), la maggior parte delle quali strumentali. Uno sciame come tanti che avvengono in Italia. Quello delle Alpi occidentali del 2 maggio ne conta già oltre 100. Il timore che uno sciame o una scossa possa essere un precursore di un evento più forte è naturale, ma se guardiamo ai numeri ciò avviene molto raramente (nel 95-99% dei casi questo non accade). Nell’ultimo anno, per esempio, abbiamo avuto una cinquantina di eventi di magnitudo pari o superiore a 3.4 (ho scelto questa soglia per includere il terremoto nelle Alpi occidentali del 2 maggio – v. figura). Nessuno di questi eventi è stato seguito da terremoti forti (M≥5.5). Se andiamo a ritroso nel catalogo degli anni precedenti, ne troviamo ogni anno un numero simile“, precisa ancora Amato.
“Va ricordato infine che l’ultimo terremoto distruttivo e mortale in Italia è avvenuto il 24 agosto 2016 senza essere preceduto da nessun “foreshock” (uso il termine inglese perché in italiano c’è solo “scossa premonitoria” che ha tutt’altro senso). Infine, considerando quanto scritto fin qui e i tantissimi commenti letti ieri dopo l’evento chiantigiano, se non siete sicuri della vostra abitazione è un’ottima occasione per farla vedere da tecnici esperti e intraprendere le azioni di miglioramento o adeguamento sismico approfittando dei vari Sisma- e Super-bonus!”, conclude l’esperto.