Terremoto Toscana, esperto INGV: “a Impruneta sciame sismico complesso e imprevedibile”

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Paura e gente in strada nella notte in Toscana, a causa del terremoto magnitudo 3.7 con epicentro a Impruneta, verificatosi alle ore 23:12 di ieri e avvertito in particolare da Firenze a Pistoia. Alle 23:15 si è verificata una seconda scossa, magnitudo 2.3.

Sono circa 7 le chiamate al numero di emergenza dei vigili del fuoco che hanno richiesto interventi di verifica agli immobili nelle zone tra Impruneta e San Casciano. Non si tratterebbe di situazioni di emergenza ma per lo più di crepe, da capire se presenti prima, o causate dal sisma.

Siamo in presenza di un vero e proprio sciame sismico à la Utsu,” spiega il sismologo INGV Alessandro Amato, pubblicando una figura illustrativa sulla sua pagina Facebook. “Questo non significa affatto che sia il preludio di qualcosa di devastante, come alcuni credono pensando a L’Aquila 2009. Ricordo anzi che la maggior parte di queste sequenze e sciami in Italia (+90%) dura meno di 15 giorni (senza scosse M≥5.5). Questo di Impruneta è iniziato il 2 maggio“.

sequenze sismiche

Guardando la figura e i dati di questi giorni – prosegue l’esperto – direi che siamo sul 3C, che è la categoria più complessa e imprevedibile sia nella durata che nell’evoluzione dei picchi di magnitudo.”
Le 4 righe (0,1,2,3) indicano dall’alto in basso 4 tipi di sequenze: si va dalla scossa singola (0), alla classica Main shock – Aftershocks (1), a quella Foreshocks – Main shock – Aftershocks (2), allo Sciame (3).
Le 5 colonne indicano il numero di sequenze di quel tipo che compongono la sequenza, in cui il numero e la complessità aumentano da sinistra a destra,” conclude Amato.

Geologo: l’evoluzione dello sciame simico “un’incognita”

Rassicurare la cittadinanza non è compito facile per amministratori e tecnici poiché l’incognita principale, vale a dire quale potrà essere l’evoluzione di questa sequenza, è lungi dall’essere risolta – ha affermato Riccardo Martelli, presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana – Ci affidiamo così ai dati oggi in nostro possesso, che ci dicono che in questa zona possono verificarsi fenomeni come quello che ha movimentato la serata di ieri e il pomeriggio di qualche giorno fa. Fenomeni che per fortuna non hanno provocato danni, ma che in passato, con magnitudo maggiori, sono stati causa di crolli e perdite di vite umane nella zona di Grassina e Lappeggi“. A rassicurare c’è la ragionevole certezza che i luoghi in cui abitiamo sono sicuri: “Le misure varate dallo Stato per il miglioramento e l’adeguamento sismico degli edifici vanno nella direzione giusta, ma hanno un orizzonte limitato, poiché danno luogo ad interventi isolati, non supportati cioè da una programmazione ragionata – ha proseguito Martelli – Nel corso del 2020 l’Ordine dei Geologi della Toscana ha promosso presso il Senato della Repubblica un emendamento per modificare la norma sul sisma bonus, al fine di introdurre la possibilità di sostenere le attività di analisi di vulnerabilità sismica degli edifici. Una misura che consentirebbe una programmazione delle attività di messa in sicurezza dei fabbricati dei prossimi anni, perché la gran parte dell’edificato che abbiamo intorno non è in linea con le norme oggi vigenti. Questo è ciò che noi chiamiamo prevenzione rispetto ad un fenomeno che continua a renderci deboli e vulnerabili“.

Terremoto in Toscana, l’analisi INGV

L’evento di ieri sera è stato localizzato nell’area del Chianti fiorentino “dove dal 2 maggio scorso è in corso una sequenza sismica con numerosi eventi, alcuni dei quali risentiti anche nella città di Firenze,” spiegano gli esperti INGV sul blog INGVterremoti. Dalla mappa di seguito si evince che dal 2 maggio a ieri sera “sono stati registrati quasi 200 eventi, la gran parte di magnitudo inferiore a 2.0“. Oltre all’evento delle 23:12, “altri due terremoti di magnitudo Ml 3.7 e Ml 3.4 sono avvenuti il 3 maggio alle ore 17:50 e alle 22:14“.

mappa ingv

Gli esperti INGV ricordano “che la pericolosità sismica di questa area è considerata media, in passato è stata colpita da eventi sismici significativi nel maggio 1895 (Mw 5.5) ed anche nel marzo del 1959, evento che causò danni leggeri ma diffusi proprio all’Impruneta e nel territorio comunale di San Casciano Val di Pesa, non senza qualche danno sporadico anche nello stesso capoluogo toscano“.

Recentemente tra il 2014 e il 2015 “una sequenza aveva interessato questa stessa area con epicentri localizzati alcuni chilometri più a sud di quelli di questi giorni. Dopo la scossa principale di magnitudo ML 4.1 avvenuta il 19 dicembre 2014, gli eventi andarono avanti per giorni e poi ci furono “riprese” in marzo e in settembre 2015“.

La mappa di scuotimento del terremoto ML 3.7 di ieri sera, “calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC, mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS, in particolare a sud di Firenze“.

Il terremoto “è stato risentito in una vasta area della Toscana, come si evince dai dati raccolti dal questionario di “Hai sentito il terremoto?”, con effetti stimati, al momento, fino al IV grado MCS,” concludono gli esperti INGV.

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