Tanta paura (ma nessun danno) ieri a Firenze e nelle sue colline a Sud per una sequenza sismica con epicentro tra Impruneta e San Casciano Val di Pesa, sul versante del fiume Greve, in una zona rurale del Chianti. Gli eventi più rilevanti sono stati una scossa magnitudo 3.7 alle 17:50 e magnitudo 3.4 alle 22:14.
“Si è trattato di una normale sequenza sismica, in cui la prima scossa è la più forte, seguita da altri eventi minori,” ha spiegato a MeteoWeb Gianluca Valensise, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
A livello storico, “l’epicentro è stato localizzato vicino a quello del sisma avvenuto il 18 maggio 1895 con magnitudo stimata 5.4 e intensità massima 8° grado della scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Ha colpito località tra cui Impruneta, una decina di km a Sud di Firenze: l’evento fu importante perché venne avvertito nel capoluogo toscano e si registrarono danni“. Infatti, a Firenze, gli effetti furono pari al grado 7 della scala MCS, “con danni estesi, ma generalmente non gravi nel quartieri del centro storico, più accentuati in quelli periferici. Danni frequenti furono lesioni di muri interni ed esterni, di volte e soffitti, venne segnalata caduta di intonaci, elementi decorativi, parti di cornicioni“. Vennero registrati danni in particolare nel “quartiere Santo Spirito di Firenze, con lesioni nei muri delle case“, così come in “14 chiese, tra cui Santa Maria del Fiore“. “Una ripetizione oggi di un tale sisma avrebbe effetti gravi“.
Per quanto riguarda invece l’origine della sequenza sismica, Valensise ha evidenziato che “Firenze si trova tra sorgenti sismogenetiche importanti, sia a Sud nella zona del Chianti, che a Nord/Est verso il Mugello, dove si è verificato il forte terremoto del 1919“.
“Firenze è tra due fuochi, e sta peggio di Roma: non ha una sismicità sua ma si trova tra sorgenti sismogenetiche,” ha concluso Valensise.
Il terremoto è stato avvertito su un’area molto vasta che comprende la provincia di Firenze e quelle di Pistoia, Prato e Arezzo fino a Siena. Nelle zone più vicine all’epicentro la gente è scesa in strada, in particolare a Ferrone, Mercatale, Falciani, in aperta campagna. La Protezione civile della Città Metropolitana ha confermato che non risultano danni.