Le piogge monsoniche, particolarmente intense, hanno provocato finora almeno 84 morti tra India e Bangladesh: solo nell’Assam, le vittime finora sono 41 e gli sfollati più di 4,7 milioni. Le autorità dei due Paesi hanno avvertito che le condizioni meteo peggioreranno ulteriormente nei prossimi giorni, complicando gli interventi in corso dei soccorritori per raggiungere le popolazioni che necessitano di aiuti urgenti.
Le autorità del del Bangladesh hanno descritto le recenti inondazioni come le peggiori dal 2004: le regioni nord-orientali sono state quelle maggiormente colpite, come ad esempio Sylhet e Companiganj. Le piogge incessanti della scorsa settimana hanno inondato vaste aree della regione nord-orientale del Paese, esacerbate dal deflusso di forti precipitazioni attraverso le montagne della vicina India. Il bilancio provvisorio riporta 25 morti e 4 milioni di persone colpite. “Il Bangladesh rischia una crisi umanitaria con quasi l’intera cintura di Sylhet-Sunamganj sott’acqua e milioni di persone ancora bloccate,” ha dichiarato l’ex deputato Syed Rafiqul Haque. Finora degli oltre 3,1 milioni di sfollati nella regione, 200mila sono ospitati in rifugi improvvisati.
Nello Stato indiano dell’Assam, oltre 1,8 milioni di persone sono state colpite dalle alluvioni, dopo cinque giorni di piogge incessanti. Il primo ministro dell’Assam, Himanta Biswa Sarma, ha incaricato i funzionari distrettuali di fornire “tutto l’aiuto e i soccorsi necessari” a coloro che sono rimasti colpiti.
Ogni anno le piogge monsoniche stagionali rappresentano la salvezza per gli agricoltori dell’Asia meridionale, ma in genere causano anche gravi danni e vittime. Sia Bangladesh che India hanno affrontato condizioni meteo sempre più estreme negli ultimi anni.