Uno studio delle Universita’ svizzere di Basilea e Losanna ha utilizzato dati e immagini delle Alpi, rilevati dal 1984 al 2021 dalla costellazione dei satelliti per l’osservazione della Terra Landsat, di NASA e Servizio Geologico Statunitense (USGS). Lo studio, coordinato da Sabine Rumpf dell’Universita’ di Basilea e pubblicato sulla rivista Science, indica che le Alpi stanno diventando sempre piu’ povere di neve e sempre piu’ verdi e che il processo e’ in corso da circa 38 anni.
I risultati della ricerca indicano che la copertura della neve si e’ ridotta in modo significativo, sebbene in meno del 10% dell’area, mentre la vegetazione e’ presente nel 77% della cosiddetta area degli alberi, ossia la zona limite oltre la quale non crescono alberi.
I ricercatori temono che questi effetti possano a loro volta generare ulteriori cambiamenti, accelerando lo scioglimento della neve e, di conseguenza alterando l’albedo, ossia l’estensione delle aree che riflettono i raggi solari; questo fenomeno potrebbe a sua volta provocare lo scioglimento del suolo ghiacciato, il permafrost, e distruggere gli habitat che attualmente ospitano animali e piante tipici della zona alpina.