Caricabatterie universale, SIMA: “ogni anno in Europa prodotte 51mila tonnellate di rifiuti elettronici”

Ogni cittadino italiano produce 16,6 kg di rifiuti elettronici all’anno, ma solo il 32% viene riciclato
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La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) accoglie con favore l’accordo raggiunto dalle istituzioni Ue per l’introduzione di un caricabatterie universale per tutti i telefoni cellulari, tablet e fotocamere digitali. “I rifiuti elettronici sono la categoria di rifiuti che cresce più velocemente nell’UE, e ogni anno in Europa vengono prodotte circa 51mila tonnellate di rifiuti elettronici, 44,7 milioni di tonnellate nel mondo, con un impatto negativo sull’ambiente considerato che i dispositivi elettronici ed elettrici gettati contengono materiali potenzialmente nocivi che generano inquinamento e aumentano i rischi per le persone addette allo smaltimento – spiega il presidente, Alessandro Miani – In Italia si stima che ogni cittadino produca circa 16,6 kg di rifiuti elettronici all’anno, ma raramente si esegue un corretto smaltimento di tali prodotti: nel nostro paese solo il 32,1% dei rifiuti elettronici viene riciclato, contro una media Ue di circa il 40%”.
Sul tema sono stati fatti enormi passi avanti, col numero di caricabatterie elettronici passato dai 30 modelli diversi del 2009 alle 3 tipologie standard attualmente in commercio. L’introduzione di un caricatore universale, quindi, avrà innegabili vantaggi sul piano ambientale, perché permetterà di abbattere le quantità di rifiuti elettronici prodotte ogni anno da cittadini che utilizzano smartphone, tablet e altri apparecchi,” conclude Miani.

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